E’ stata presentata oggi a Verona, nella splendida cornice del Palazzo della Ragione, UniCredit International, la nuova linea di servizi che si sviluppa con strumenti concreti a favore delle imprese che vogliono accrescere la loro penetrazione sui mercati esteri. Il titolo – significativo – del convegno, che ha visto la presenza di molti imprenditori del Triveneto, è “UniCredit International, il supporto concreto per l’export del Nord Est”. Questa iniziativa si affianca all’altra, UniCredit Territori, lanciata nel marzo scorso, che in particolare in questa area del paese ha suscitato molto interesse: già 1,7 miliardi di euro di nuova finanza per la crescita delle imprese, quasi mille imprese accompagnate all’estero entro l’agosto scorso, obiettivi finali (credito, operazioni con l’estero) in rapido aumento.
UniCredit International si fonda su quattro pilastri:
1 – Conoscenza dei mercati:
- Orientamento ai mercati, con le iniziative East _Gate e Destinazione Cina, incontri di approfondimento, con esperti e consulenti, per le imprese interessate ai mercati dell’Europa Centro Orientale, la Cina o altri Paesi di forte potenzialità per l’export italiano.
- Corsi di formazione della Export Business School, tenuti da esperti di UniCredit e docenti universitari a favore di imprenditori e manager che desiderano arricchire la conoscenza delle dinamiche dell’export.
Le iniziative di orientamento e formazione si svolgono in più tappe sul territorio nazionale, con un programma di oltre 20 eventi e 40 corsi in tre anni.
2 – Ricerca di controparti di business all’estero:
- Portale UniCredit International (www.unicreditinternational.eu), un punto di ingresso unico a tutti i nostri servizi a supporto dell’espansione internazionale dei clienti, che vanno dalla scelta e l’analisi dei mercati nei quali esportare alla identificazione e al contatto di potenziali clienti e partner all’estero. I servizi del portale sono disponibili per tutti i clienti attraverso la piattaforma di internet banking UniCredit.
- Eventi Business to Business, per l’incontro diretto fra esportatori italiani e importatori stranieri, selezionati e invitati in Italia da UniCredit. Sono in programma 40 eventi in tre anni, che si svolgeranno in tutta Italia, sulle principali direttrici del “Made in Italy”.
3 – Nuovi prodotti dedicati, che arricchiscono la gamma degli strumenti destinati alle aziende che operano con l’estero, quali per esempio :
- Nuovi conti a pacchetto, Imprendo PMI Europa e International, con agevolazioni sulle transazioni domestiche ed estere e un meccanismo di prezzi decrescenti in funzione del numero di operazioni.
- Nuova lettera di credito EasyCredOK per le imprese che acquistano merci all’estero e vogliono un mezzo di pagamento più sicuro rispetto ai tradizionali bonifici, ma con una struttura di costo più snella rispetto alle tradizionali lettere di credito.
- Nuovi finanziamenti per l’internazionalizzazione, con garanzia SACE, per le imprese che hanno in cantiere investimenti per l’espansione internazionale.
4 – Consulenza specializzata in Italia e all’Estero:
- Nuova rete di 200 Specialisti UniCredit International che affiancano i Consulenti Imprese UniCredit come punto di riferimento per tutti i clienti nelle loro necessità legate al business con l’estero;
- L’Unità Cross Border Business Management che affianca la Rete locale nell’interazione tra clienti italiani e le altre strutture UniCredit all’estero;
- Rete di 22 Desk Internazionali, vero avamposto operativo per i clienti in tutti i paesi dove UniCredit ha una Banca. In più, una fitta rete di filiali estere, gli uffici di rappresentanza e gli accordi di collaborazione con Banche estere garantiscono il servizio ai clienti nei 50 principali Paesi del mondo.
Del dibattito seguito alla presentazione della piattaforma, moderato da Giuseppe Gioia, Caporedattore Rai 3 Veneto, si riferisce nel comunicato stampa allegato. Ovviamente tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza dell’internazionalizzazione, soprattutto delle Pmi, per la sopravvivenza vera e propria del paese e della protezione della proprietà intellettuale (marchi, brevetti etc.) per la tutela del Made in Italy. Ma è stato importante anche l’accento posto, ad esempio da Giulio Pedrollo, Presidente dei Giovani Industriali di Confindustria, sulla formazione delle giovani risorse umane sul tema dell’internazionalizzazione, sul quale le imprese pongono poca importanza e che invece è la chiave per la crescita, anche dimensionale, delle aziende. Qui ci piace ricordare quanto è stato detto da Federico Furlani, AD di Simem Spa, impresa leader nel settore della costruzione di macchinari per la posa di calcestruzzo per grandi opere (dal Tunnel sotto la Manica ad aeroporti, dighe e al raddoppio del Canale di Panama, attualmente in costruzione): “Dal punto di vista dei costi e del fatturato (il 98% del quale è sviluppato all’estero), visto che siamo presenti già da molti anni in paesi come l’India, la Cina, il Brasile, sarebbe comodo per noi trasferire l’impresa in mercati dove il costo della manodopera è inferiore. Restiamo qui in Italia perché riteniamo che le nostre risorse umane rappresentino il punto di forza più importante per l’innovazione e la crescita della nostra impresa”.
Crescita di una cultura manageriale dell’export, potenziamento della ricerca e sviluppo in Italia, migliore e più facile accesso al credito: sono queste le chiavi del successo delle nostre imprese sui mercati esteri.
Allegati: CsUniCredit International_NordEst 251012.pdf