Ennesimo colpo di scena sulla rete Tim. Il Tesoro si è detto pronto a sostenere un’offerta congiunta da parte di Kkr e Cdp e a coinvolgere nell’operazione anche F2i allo scopo di porre fine allo stallo sul processo di vendita del bene prezioso del gruppo telefonico.
Solo ieri in tarda serata, il consiglio d’amministrazione della società aveva fissato al 9 giugno il termine ultimo per presentare potenziali offerte migliorative, manifestando in particolare la volontà di esaminare la disponibilità espressa da almeno uno dei due offerenti – che dovrebbe essere Kkr, che ha presentato l’offerta più alta – ad alzare ulteriormente la posta. Cdp e Macquarie però non sarebbero ancora fuori dalla partita.
Le precedenti offerte per la rete Tim e l’intervento del Tesoro
Kkr ha messo sul piatto 21 miliardi di euro, Cdp e il fondo Macquarie 19,3 miliardi di euro, a cui si aggiungono più due di earn out in caso di fusione fra le reti di Tim e di Open Fiber. Nessuna delle due offerte raggiunge la valutazione ritenuta congrua da Vivendi, primo azionista del gruppo tlc, pari a 31 miliardi di euro, una cifra considerata da molti fuori mercato.
Nel corso dei recenti colloqui con le parti coinvolte, dunque, il Tesoro ha dichiarato che sarebbe favorevole a un’offerta congiunta di Kkr e Cdp-Macquarie per la rete di Tim e si sarebbe detto disposto a coinvolgere nell’operazione anche F2i, il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, con asset in gestione per oltre 7 miliardi di euro. Il fine sarebbe quello di aumentare l’offerta, avvicinandola all’importo richiesto dal primo socio francese e fare in modo che lo scorporo della rete voluto dall’Ad Pietro Labriola vada finalmente in porto.
In questo contesto, il prossimo 10 maggio, il Cda si riunirà nuovamente per esaminare i conti trimestrali di Tim.
Il titolo corre in Borsa
Le novità sulla rete arrivate nel corso delle ultime 24 ore, mandano in ordine il titolo Tim che dopo aver vissuto giornate difficili, oggi guadagna il 4,5% del suo valore a 0,259 euro per azione, realizzando una delle migliori performance del Ftse Mib (+2%)
Finanziamento da 360 milioni dalla Bei
Questa mattina, Tim ha inoltre annunciato che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso alla società un finanziamento da 360 milioni di euro dedicato al potenziamento della copertura 5G in Italia. L’accordo è stato perfezionato oggi da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI, Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, insieme a Bernardo Attolico, Chief Business Officer di Sace.
Il finanziamento concesso dalla BEI, e garantito al 60% da Sace, permetterà a Tim “di ampliare la copertura 5G della popolazione e del territorio nazionale entro fine 2025, anche grazie all’uso delle bande 700 MHz. L’operazione supporta gli obiettivi della ‘Bussola Digitale 2030’, il programma dell’Unione Europea che definisce le ambizioni digitali per il prossimo decennio, come lo sviluppo di infrastrutture digitali sicure e sostenibili, la trasformazione digitale delle imprese e la digitalizzazione dei servizi pubblici”, spiega Tim in una nota.