Condividi

Elettrodomestici e consumi tech, pesano guerre e inflazione: giù le vendite in Italia. Cambi ai vertici, ecco chi va e chi viene

Da Apple a Whirlpool, da Samsung a Bsh, i giganti delle multinazionali dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici hanno pubblicato le loro trimestrali. In Italia e in Europa, consumi in netto calo

Elettrodomestici e consumi tech, pesano guerre e inflazione: giù le vendite in Italia. Cambi ai vertici, ecco chi va e chi viene

Con la comunicazione dei risultati finanziari del primo trimestre di Apple, si è chiusa la tornata non brillante delle trimestrali delle multinazionali dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici. FIRSTonline ha già pubblicato i risultati del primo trimestre della Whirlpool Corporation e di Electrolux, per la quale si conferma il trend negativo con ricavi in caduta del 3,7 per cento, a 2,66 miliardi di euro per la flessione dei prezzi e una perdita operativa di circa 61,7 milioni. Inoltre il presidente e Ceo Jonas Samuelson ha comunicato le sue dimissioni a partire dal 2025. 

Rimangono fuori dalla tornata alcune aziende come la Bsh Hausegeräte, che per tradizione fa uscire i dati più tardi ma che annunciando il taglio di 3.500 posti di lavoro entro il 2027, ha lasciato intendere che le vendite non saranno affatto smaglianti.

Innanzitutto i primi dati – non ufficiali – sulle vendite in Italia e in Europa nel primo trimestre: continua la caduta dei consumi innestata dalla crisi geopolitica e dall’inflazione, in tutti i paesi della Comunità. In Italia anche peggio: nei primi tre mesi secondo le stime Gfk il mercato della Tecnologia di consumo risulta in calo del -7,7% a valore. Il trend negativo riguarda tutti i settori, ad eccezione del Piccolo Elettrodomestico (+2,1%). Inoltre – come già successo lo scorso anno – il trend delle vendite nella prima parte dell’anno è negativo sia sui punti vendita tradizionali (-8,6%) che sul canale online (-5,1%). I manager interpellati confermano tutti che il trend negativo proseguirà in Italia, causato dalla caduta della media salariale. “ll cosiddetto aumento dell’occupazione? La pesante realtà della caduta dei consumi – dichiara un esponente di una catena del trade italiano – dimostra che si tratta di lavori a stipendi molto bassi, part time, precari”. E quasi tutti concordano sul fatto che è questo impoverimento ad aver prodotto da oltre un anno i tagli drastici degli acquisti. Una conferma ulteriore proviene dalla tipologia degli acquisti che, per la prima volta dopo anni, nel 2023 e nel trimestre 2024 riguarda in maggioranza apparecchi entry level.

Cambi ai vertici

Con i risultati delle major sono arrivate anche delle novità sulle performance di alcuni big come, per esempio, quelle di portata mondiale della francese Groupe Tefal, specialista del segmento degli Small Appliances e, sorpresa, anche delle attrezzature professionali. E, oltre ai prevedibili mega utili dei giganti cinesi sempre più aggressivi e in salute, è dalle uscite e dalle nomine dei Ceo di alcuni big che sono arrivate le novità. Innanzitutto l’estrema riservatezza – e rapidità – con la quale Haier Smart Home ha comunicato il nome del nuovo Ceo della sua filiale europea, quello dell’olandese Neil Tunstall, al posto di Yannick Fierling, che ha cessato ogni rapporto con la società il 30 aprile. E poi il rientro nello scenario europeo dei Maiaps di Gilles Morel, che, dopo aver lasciato la carica di Ceo della Whirlpool Emea, ha mantenuto quella di vice presidente esecutivo della Corporation e, contemporaneamente, è stato nominato executive – come manager di altissimo livello – del board della nuova società, Beko Europe AV (di proprietà della Arduch AV), risultato dell’accordo di cessione del 75 per cento della Whirlpool Emea alla società turca Arçelik (ora Beko Global). Una doppia posizione che è sembrata a molti perlomeno inopportuna, essendo comunque la Whirlpool Corporation competitor sui mercati nei confronti della Beko. 

Conflitto di interessi? Pare di no

I patti parasociali sottoscritti dalle due società nell’accordo (100 pagine, accessibile on line) che ha dato origine alla partecipata da entrambe Beko Europe (non quotata), avrebbero infatti dato alla Whirlpool il diritto di nominare due suoi manager nel consiglio di amministrazione. Il conflitto di interessi sarebbe stato invece evidente se Morel fosse stato cooptato come executive del board di Beko Global. Vale la pena osservare altresì che Gilles Morel rappresenta per Whirlpool e in particolare per il presidente-Ceo Marc Bitzer, una “garanzia”, essendo stato il manager che ha portato a termine in modo brillante – vista la critica situazione della filiale europea – la ricerca e la scelta del miglior acquirente. 

Ricordiamo che Morel aveva ricevuto da Bitzer nell’aprile 2022 il mandato a vendere la filiale europea, del MO e dell’Africa, entro e non oltre il giugno 2024. E tale compito, se portato a termine, sarebbe stato ricompensato, come risulta dal contratto firmato nell’agosto successivo, con un bonus in contanti di 3 milioni di euro (in 2 rate, 35 per cento alla chiusura dell’accordo e il resto a giugno 2024). A Morel va indubbiamente dato il grande merito di aver portato a termine in tempi molto più rapidi il complesso e assai delicato incarico, evitando sia lo “spezzatino”, sia la vendita a società cinesi, vendita che pare avesse ricevuto vistosi segnali di contrarietà da parte del governo americano e di quelli europei. 

Haier, vendite record

Nel primo trimestre 2024  il fatturato di Haier Smart Home ha sfiorato i 69 miliardi di RMB (68,98 miliardi di Rmb, con un aumento del 6,01 per cento sul primo trimestre 2023, a 65,07 miliardi di RMB)  e i profitti sono saliti del 20 per cento. Ricordiamo che l’unità di base del Renminbi cinese è lo yuan e la sua abbreviazione dello standard internazionale ISO 4217 è CNY. 

La società ha ottenuto un aumento del 4 per cento dei ricavi esteri, con profitti operativi a due cifre in aumento anno su anno. A livello regionale, l’azienda ha ottenuto notevoli guadagni nei mercati europeo e americano, dove, secondo GfK China Market Monitor, la sua quota di mercato è aumentata di 0,9 punti percentuali salendo al 9 per cento tra gennaio e febbraio. Poi uno straordinario programma di rilancio del brand e del catalogo della Candy, che Haier aveva deciso di avviare sin dal 2020. E del resto Haier, aveva scelto come HD europeo proprio la storica sede della Candy di Brugherio, investendo moltissime risorse nel rilancio della Candy. 

Rilancio europeo per la Candy

Un impegnativo programma sostenuto da una comunicazione di forte impatto, confermata ufficialmente dal nuovo Ceo. La strategia rientra in quella più ampia che mira a far salire sul mercato italiano la quota del gruppo dalla quinta posizione verso i primissimi posti. Per quanto riguarda i risultati globali, è stato il grande successo del brand Premium Casarte ad aver dato il booster ai ricavi insieme al progressivo passaggio da appliances tradizionali a quelli a tecnologia connessa e digitale che Haier sta estendendo a tutti i marchi del suo porfolio. In questo selettivo trasferimento di tecnologie, si inserisce anche l’adeguamento ai parametri elevati di efficienza dell’etichettatura europea con lo sviluppo della lavabiancheria X11, presentata alla Spring Canton Fair dell’aprile 2024. Progettata in collaborazione tra i centri di ricerca e sviluppo in Europa, Australia e Cina, raggiunge un’efficienza energetica maggiore del 50% rispetto ai più elevati standard europei di Classe A. Come dire che le lavabiancheria esistenti non erano in  linea con i severi standard europei. 

Beko Global, calano gli utili 

Arçelik Anonim Sirketi (che dal 26 aprile ha preso il nome di Beko Global) nel primo quarter ha riportato vendite pari a 72.265,24 milioni di Try (lira turca) rispetto a 68.968,89 milioni di Try di un anno fa. L’utile netto è invece sceso dai 1.290,74 milioni di Try di un anno fa ai 395,11 milioni di Try. La crescita dei ricavi è stata favorita da acquisizioni e partnership innovative che datano da diversi anni e che non riguardano solo l’Europa ma tutti i continenti. La società turca ha infatti chiuso accordi con aziende leader come Singer in Bangladesh, Dawlance in Pakistan, Hitachi in Asia e Defy in Sud Africa. Beko è così diventata l’azienda di elettrodomestici numero 1 in Europa in termini di volumi (la prima in valore è BSH).

Hisense, oltre le attese

I risultati di Hisense sono indubbiamente i migliori per quanto riguarda il comparto degli elettrodomestici. Anche in Italia e anche per le tv dove, a fronte di un mercato italiano ed europeo in caduta libera, mette a segno un +50 per cento circa. Innanzitutto i ricavi global hanno superato le stime degli analisti del 5,7%. Anche gli utili per azione (EPS) hanno superato le stime degli analisti del 29%. I numeri sono molto chiari: le entrate ammontano a 23,5 miliardi di Rmb, in aumento del 21% rispetto al primo trimestre 2023). L’utile netto salito a 981,2 milioni è cresciuto del 60% rispetto al primo trimestre del 2023. Quanto al margine di profitto è risultato del 4,2 per cento in aumento rispetto al 3,2% nel 1Q 2023, grazie ai maggiori ricavi.

Midea, sempre più forte

Il colosso cinese ha visto i suoi ricavi aumentare del 10 per cento su base annua a 106,5 miliardi di yuan (circa 14,99 miliardi di dollari Usa) nel primo trimestre del 2024, il fatturato trimestrale più alto dal secondo trimestre dello scorso anno, quando raggiunse 101,2 miliardi di yuan. La crescita è molto forte anche sui mercati internazionali in particolare per le energie alternative e la climatizzazione. Pochi conoscono una importante realtà produttiva del gruppo in Italia, la Clivet, acquisita nel 2016 e diventata il centro europeo Midea del settore con posizioni di leadership e con ben due centri di ricerca, dei quali uno da poco inaugurato anche a Milano. Rimane ancora in stand by la ricerca di nuovi brand e nuovi siti produttivi per gli elettrodomestici, dopo lo stop delle trattative per acquisire Electrolux ma è solo una pausa temporanea.

Apple, male l’iPhone

Dopo tre cali trimestrali consecutivi, il fatturato del trimestre è stato di 90,8 miliardi di dollari con un utile netto trimestrale di 23,6 miliardi di dollari, o 1,53 dollari per azione diluita, rispetto ai ricavi di 94,8 miliardi di dollari e all’utile netto trimestrale di 24,1 miliardi di dollari, o 1,52 dollari per azione diluita, nel trimestre dell’anno precedente. Apple ha stabilito un record trimestrale assoluto per i ricavi dei servizi pari a 23,9 miliardi di dollari, ma i ricavi dell’iPhone sono diminuiti di oltre 5 miliardi di dollari rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Ed ha  inoltre perso il primo posto nel ranking mondiale delle vendite, scalzata dal tradizionale rivale, la coreana Samsung.

LG Electronics, bene gli elettrodomestici

I ricavi trimestrali sono aumentati del 3,3 per cento a 21,1 trilioni di won, leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti mentre l’utile operativo ha raggiunto i 1,3 trilioni di won (945 milioni di dollari) grazie alle prestazioni eccellenti dei suoi elettrodomestici e delle operazioni business-to-business nonostante il rallentamento del contesto mondiale. Per il segmento dei display, i ricavi sono diminuiti del 29% rispetto al quarto trimestre del 2023 ma sono aumentati del 19 per cento rispetto al primo trimestre del 2023. 

Samsung, torna l’utile

L’utile operativo di Samsung Electronics, il più grande produttore mondiale di chip di memoria, è aumentato del 933% nel primo trimestre, superando le aspettative e dopo due anni decisamente pesanti per la crisi dei chip. Ma secondo gli analisti il vantaggio competitivo che Samsung poteva vantare nei chip di memoria, negli smartphone e nei display, è insidiato da rivali come per esempio SK Hynix. Resta sempre forte invece la leadership della società coreana nella casa intelligente potendo vantare sia elettrodomestici che software e servizi connessi in costante aggiornamento.

Small Appliances, molto bene Seb

Mentre i primi dati che affluiscono sulle vendite mondiali confermano per i grandi elettrodomestici un trend negativo per quasi tutti i mercati occidentali, con aumenti solo in Sud America, Asia e Oceania, a crescere con un ritmo doppio rispetto ai grandi elettrodomestici, (quasi il 9 per cento anno per anno dal 2020) sono i piccoli apparecchi della pulizia, della cucina e della cura della persona

Il mercato mondiale vale circa 160 miliardi di euro e su tutti, per innovazione e salute svetta il Groupe Seb, francese, che poco ha ceduto alla delocalizzazione e che con acquisizioni molto forti di aziende anche italiane, è diventato un protagonista anche nel settore delle apparecchiature professionali e soprattutto quello del caffè. Le vendite dei primo trimestre a 1.893 milioni di euro hanno visto una crescita del 7,3 per cento (consumer +5,8%, professional +18,5% a parità di perimetro) Il risultato operativo dell’attività è salito a 111 milioni di euro contro i 65 milioni nel primo trimestre 2023, +70 per cento. Netto l’aumento del margine operativo al 5,8%, +2,2 per cento. Confermate, inoltre, le prospettive per il 2024 , incluso il margine operativo vicino al 10 per cento. 

Quella degli small è la nuova arena di competizione di molti produttori di grandi elettrodomestici poiché da anni gli  small crescono non solo in volumi ma anche e soprattutto in valore con innovazioni stimolate dal miglioramento dell’igiene, della qualità dell’alimentazione e della elaborazione dei cibi. E si vendono molto bene i modelli più costosi, più efficienti e multitasking a fronte della perdita di mercato dei modelli fabbricati in Cina, tutti molto simili, spesso contraffatti e di bassa qualità.

Commenta