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Btp Valore 6 maggio 2024: tasso minimo garantito tra 3,35% e 3,90%. Ecco tutte le caratteristiche

Ecco il nuovo collocamento del Btp Valore 6 maggio 2024 per i piccoli risparmiatori a cedole crescenti: si svolgerà dal 6 al 10 maggio

Btp Valore 6 maggio 2024: tasso minimo garantito tra 3,35% e 3,90%. Ecco tutte le caratteristiche

Sarà tra il 3,35% e il 3,90% il tasso minimo che verrà garantito per il Btp Valore 6 maggio 2024 con la quarta emissione riservata agli investitori retail. Lo ha reso noto stamane il ministero del Tesoro in vista della partenza delle sottoscrizioni lunedì.

Btp Valore 6 maggio 2024, il tasso minimo garantito

In particolare: il tasso del 3,35% è garantito per i primi tre anni, mentre il 3,90% per gli anni dal quarto al sesto anno. Il Mef dice inoltre che al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione. Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005594491.

Btp Valore 6 maggio 2024: ecco tutte le caratteristiche

La serie dei Btp Valore, è iniziata nel giugno dello scorso anno, proseguita ad ottobre e rilanciata appena due mesi fa che ha visto una raccolta totale di 53,7 miliardi di euro, di cui 18,32 miliardi raccolti lo scorso marzo.

La struttura di fondo del Btp Valore è già nota e ricalca da vicino il prodotto collocato a marzo: durata 6 anni, cedole crescenti (distribuite trimestralmente, quindi quattro stacchi all’anno) con il meccanismo “step-up” di 3+3 anni. Con un premio fedeltà dello 0,8% (quindi 0,133% annuo) che verrà incassato solo da chi lo acquisterà in sede di collocamento (dal 6 al 10 maggio) e lo manterrà in portafoglio fino alla naturale scadenza. Del resto la formula delle cedole crescenti (il tasso dell’ultimo triennio sarà più elevato rispetto a quello del primo) è pensato proprio per incentivare il piccolo risparmiatore a detenere il titolo piuttosto che a venderlo prima del tempo.

Btp Valore, come e dove si compra

Il titolo potrà essere acquistato dal risparmiatore attraverso il proprio home banking, se abilitato
alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si possiede
un conto corrente e il conto deposito titoli. Il titolo sarà collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (ovvero con prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, dice anora il Mef stamane. L’investimento minimo è pari a 1.000 euro e non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo la facoltà da parte del ministero di chiudere anticipatamente l’emissione nelle modalità indicate nella scheda informativa consultabile

Tassazione agevolata al 12,5%

Prevista la consueta tassazione agevolata per tutti i titoli di Stato al 12,5% su cedole e premio fedeltà, l’esenzione dalle imposte di successione, oltre che – come previsto dalla legge di bilancio per il 2024 – l’esclusione dal calcolo Isee fino a 50.000 euro, al completamento dell’iter di attuazione della misura. I sottoscrittori, come sempre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato.

Tassi ufficiali verso la discesa: possibili 3 tagli nel 2024

Occorre considerare che i tassi ufficiali della Bce sono destinati a scendere. Giusto stamane un nuovo spunto. “Sulla base dei dati, ora consideriamo tre tagli dei tassi di interesse nel 2024 come lo scenario più probabile”. Lo ha affermato Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale greca e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce), durante un’intervista con Liberal.gr. “Se questo ritmo di crescita economica continua, è probabile che la crescita dei prezzi al consumo sia leggermente superiore alle nostre previsioni di marzo, ma senza mettere a repentaglio l’obiettivo del 2% a metà del 2025“, ha aggiunto.

Btp Valore: rischi. Situazione debito Italia sotto i riflettori

Il debito pubblico italiano, tra i più elevati nel mondo, continua ad essere un sorvegliaro speciale. Ieri anche l’Ocse, nel paragrafo sui conti pubblici del suo rapporto sulle Prospettive economiche di Primavera, ha rilevato che il deficit di bilancio si ridurrà rispetto al Pil restando però al di sopra della soglia del 3% fino al 2025, mentre il livello di debito/Pil è elevato con “pressioni sulla spesa dalle necessità di investimento e dai costi legati all’invecchiamento”. Secondo l’Ocse l’incidenza del debito dell’Italia tornerà ad aumentare quest’anno al 139,1% del Pil, dopo il calo al 137,1% del 2023, e poi ulteriormente al 140% del Pil nel 2025. L’Italia dovrebbe ridurre il rapporto tra deficit e Pil al 4,4% quest’anno, dal 7,4% del 2023, e poi al 3,8% il prossimo. Il Documento di economia e finanza (Def) 2024 del Mef indica per il 2024 un deficit al 4,3% e un debito al 137,8%. Rispettivamente per il 2025 3,7% e al 138,9%.

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