L’accordo per la ristrutturazione del debito fa volare Zucchi a Piazza Affari. La società di biancheria per la casa, di cui il portiere della Juventus Gigi Buffon è stato fino ad oggi azionista di controllo, è finita in asta di volatilità per eccesso di rialzo quando segnava +17% a 0,0372 euro, in scia al via libera all’accordo sul debito, passo fondamentale per il rilancio dell’azienda.
Il Tribunale di Busto Arsizio ha infatti omologato l’accordo di ristrutturazione del debito bancario, sottoscritto il 23 dicembre 2015: grazie all’acquisizione da parte del fondo francese Astrance Capital la società di Rescaldina diventerà ora il maggiore player europeo del settore della biancheria per la casa. Nella nuova società rimarrà con una quota di minoranza (15%) anche Buffon, che negli ultimi anni aveva investito ben 20 milioni di euro in Zucchi. Il presidente Angelo Turi, che dallo scorso mese di ottobre ha gestito in prima persona l’accordo di ristrutturazione del debito e il rapporto con il futuro azionista, il fondo francese, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato raggiunto, che consegna al nuovo investitore la Vincenzo Zucchi spa completamente risanata finanziariamente, premessa fondamentale per il suo rilancio industriale e commerciale sui mercati nazionali ed internazionali”.
L’accordo di ristrutturazione prevede la costituzione di una spv (società di progetto) alla quale la società conferirà il ramo d’azienda costituito da 30 milioni di debito nei confronti delle banche, gli immobili della società e i rapporti con cinque dipendenti. La spv riconoscerà alle banche il 75% dell’importo dei proventi della vendita degli immobili ed eccedenti il debito trasferito. Un secondo punto dell’accordo del 23 dicembre prevede un aumento di capitale da 10 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione e riservato a GB Holding, società di nuova costituzione controllata da Astrance Capital e partecipata da GB Holding – la società che fa capo a Gigi Buffon – nella quale sarà trasferita la partecipazione detenuta da GB Holding in Zucchi.