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Zona Ue “rosso scuro”: ecco chi rischia in Italia

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Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano sono le aree d’Italia che potrebbero finire nella “zona rosso scuro”, la nuova classificazione proposta lunedì dalla Commissione europea. Dovrebbero rientrarci tutte le regioni Ue con almeno 500 contagiati per 100mila abitanti. Se il progetto andrà in porto, chi uscirà da queste aree – per qualsiasi motivo e anche verso altre regioni italiane di diverso colore – dovrà rimanere in quarantena per 14 giorni.

Non è però detto che si arrivo a tanto. Il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, ha presentato in conferenza stampa una mappa provvisoria, basata su dati non aggiornati. Quelle proposte da Bruxelles, inoltre, sono linee guida che andranno discusse tra i governi e potrebbero subire modifiche. Senza contare che l’ultima parola sugli spostamenti all’interno dell’Italia spetta comunque all’Esecutivo, che al momento non sta valutando un inasprimento delle misure restrittive.

In ogni caso, se la soglia dei 500 contagiati per 100mila abitanti non sarà modificata, ben 10 milioni di italiani si ritroveranno nella zona rosso scuro. Tanto basta a innescare le polemiche. L’Emilia Romagna ha subito fatto sapere che i dati che la danno sopra ai 500 contagi su 100mila abitanti sono vecchi e che oggi sarebbe al di sotto. Non solo: il governatore Bonaccini e i presidenti di Veneto e Friuli – Zaia e Fedriga – hanno scritto un comunicato congiunto in cui bocciano la logica alla base della nuova zona, che “penalizzerebbe le amministrazioni che effettuano il maggior numero di tamponi”, non operando su “parametri epidemiologici oggettivi”.

Oltre alle aree italiane, rischiano di finire nella zona rosso scuro anche la penisola iberica (ad eccezione di Galizia ai Paesi Baschi), alcune zone meridionali e centrali della Francia, l’Irlanda, parte della Germania, la Repubblica Ceca, alcune zone dell’Europa centro-orientale, i Paesi Baltici, parte della Svezia e Cipro. Il resto dell’Unione, compresa l’Italia, rimarrebbe rosso, mentre finirebbero in arancione Finlandia, Norvegia (compresa nella mappa anche se non fa parte dell’Ue) e Grecia, che ha anche una porzione verde, con contagi quasi nulli.

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