Mentre ci avviciniamo al picco dei contagi da Covid-19, previsto dagli scienziati per fine gennaio, diverse Regioni italiane si avviano a “cambiare colore”, passando dalla zona gialla alla zona arancione. Per i cittadini in possesso di super green pass cambierà poco o nulla, ma per chi non è vaccinato scatteranno ulteriori restrizioni che si aggiungeranno a quelle previste dal Governo Draghi.
LA DIFFUSIONE DI OMICRON: GLI ULTIMI DATI
Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, nella settimana che va dal 5 all’11 gennaio, i nuovi casi di Covid-19 hanno registrato un aumento del 49%, passando da 810.535 della settimana precedente a un milione e 207.689 di martedì. Il numero di attualmente positivi supera quota 2,1 milioni di persone. La settimana precedente erano 1,2 milioni.
Dal 5 all’11 gennaio, “continua a crescere la pressione sugli ospedali sia nei reparti di area medica che nelle intensive”, si legge nel report, secondo cui i ricoveri sono saliti del 31% (da 12.912 a 17.067), mentre il numero dei pazienti in terapia intensiva ha registrato un rialzo del 20,5%, da 1.392 a 1.677. Infine, il dato più pesante, quello sui decessi, che sono stati il 35,4% in più rispetto alla settimana precedente. Gimbe sottolinea come “il sovraccarico degli ospedali comporti il rinvio della cura di altre malattie”.
QUANDO SCATTA LA ZONA ARANCIONE
Sono sostanzialmente tre gli indicatori su cui si basa il ministero della Salute per decretare il passaggio di una Regione dalla zona gialla alla zona arancione. Le maggiori restrizioni scattano nel momento in cui si superano il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 30% di occupazione nelle aree mediche. Parallelamente l’incidenza settimanale deve sforare i 150 casi Covid ogni 100mila abitanti.
ZONA ARANCIONE: ECCO REGOLE E RESTRIZIONI
Il passaggio dalla zona gialla alla zona arancione è sostanzialmente indolore per chi possiede il super green pass, vale a dire per i cittadini vaccinati o guariti dal Covid. Chi invece non ce l’ha e si affida ai tamponi per ottenere la certificazione verde base è soggetto a diverse restrizioni, stabilite dal Governo per cercare di contenere l’impennata dei contagi causati dalla variante Omicron.
Partiamo dagli spostamenti. Senza green pass (base o rafforzato) in zona arancione non si può uscire dal proprio comune a meno che non lo si faccia per motivi di “lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune” e portando con sé l’autocertificazione. Fanno eccezione i cittadini che risiedono in comuni con meno di 5.000 abitanti a cui è concesso spostarsi nel raggio di 30 chilometri, ma non nei capoluoghi di provincia. Parlando in parole povere, i cittadini non vaccinati, per spostarsi da un comune all’altro, o in un’altra regione per motivi diversi da quelli sopra elencati hanno bisogno di un test anti Covid (rapido o molecolare) negativo.
Un’altra restrizione importante riguarda l’ingresso nei negozi presenti nei centri commerciali, ma solo nei giorni festivi o prefestivi: senza green pass rafforzato (dunque il divieto in questo caso è valido anche per chi ha la certificazione verde base) non è possibile entrare. Fanno eccezione i negozi di prima necessità, cioè alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi.
In zona arancione, inoltre, non si possono frequentare corsi di formazione senza green pass rafforzato. Vietati anche gli sport di contatto all’aperto.
I NUOVI DIVIETI DAL 20 GENNAIO
Ricordiamo che, dal 20 gennaio, a prescindere dalla zona, sarà necessario avere il green pass base per accedere ai servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, ecc.). Dal 1° febbraio, infine, servirà la certificazione verde anche per l’accesso gli uffici pubblici, in banca, alle poste e nei negozi dei centri commerciali.