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Zelensky pronto a dimettersi “subito” se l’Ucraina potrà entrare nella Nato: “E da Trump voglio garanzie”

Imagoeconomica

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di essere disposto a dimettersi “immediatamente” se a Kiev sarà concesso di entrare nella Nato. “Se davvero avete bisogno che io lasci il mio incarico, sono pronto”, ha spiegato il presidente ucraino, dicendosi disposto a scambiare la presidenza con l’adesione all’alleanza atlantica.

Zelensky e l’Ucraina nella Nato: cosa ha detto

E dunque, alla vigilia del terzo anniversario dall’invasione russa dell’Ucraina – il 24 febbraio 2022 segna, infatti, l’inizio di una lunga guerra costata centinaia di migliaia di morti da entrambe le parti, dal fallimento dell’attacco a Kiev all’assedio di Mariupol, dalla carneficina di Bakhmut all’offensiva ucraina nel Kursk – Zelensky ha ribadito la necessità di garanzie di sicurezza per Kiev, nell’ambito del negoziato tra Usa e Russia per portare a conclusione il conflitto, e ha ripetuto che l’adesione alla Nato sarebbe, da questo punto di vista, “l’opzione più economica”.

Ucraina nella Nato? Russia e Usa di traverso

La Russia, dal canto suo, ha già definito un eventuale ingresso di Kiev nella Nato come una “minaccia diretta” a Mosca e gli Stati Uniti hanno escluso in modo esplicito una simile prospettiva, che Zelensky ha però assicurato essere “ancora sul tavolo”.

Nel corso della medesima conferenza stampa, Zelensky ha affermato di essere “grato” per il supporto delle amministrazioni Biden e Trump, ma ha aggiunto di aspettarsi “comprensione” dall’attuale presidente americano e garanzie di sicurezza. “Voglio che ci sia comprensione reciproca con Trump”, ha detto ancora e ha poi spiegato di aver invitato Trump in Ucraina, ma ha aggiunto che “purtroppo non ci siamo ancora riusciti”. “Forse verrà o forse andrò io a Washington e sarà molto utile”.

Ucraina, secondo round di negoziati e il nodo terre rare

Intanto, il capo dell’ufficio di Zelensky, Andriy Yermak, ha annunciato, sempre in conferenza stampa, che domenica prossima si svolgerà il secondo round di negoziati con i rappresentanti degli Stati Uniti. Lo riporta Ria Novosti. Yermak non ha specificato su cosa verterà l’incontro e, a una domanda specifica sulla trattativa con Washington per le terre rare, ha risposto che “il dialogo è in corso”.

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