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Zelensky chiede un’assemblea Onu per il 24 Febbraio. Biden: no ai caccia USA

Il Presidente ucraino invoca l’Assemblea Straordinaria dell’Onu per il primo anniversario della Guerra. Biden dice no all’invio di F-16 a Kiev. La Russia annuncia per primavera la visita del presidente cinese Xi Jinping

Zelensky chiede un’assemblea Onu per il 24 Febbraio. Biden: no ai caccia USA

Zelensky, nell’attesa di parlare a Sanremo, è tornato a chiedere l’intervento dell’ONU.

Il Presidente ucraino ha proposto la convocazione di un Assemblea Straordinaria dell’ONU per il primo anniversario della guerra, il 24 febbraio. L’idea del summit, negli ambienti di Kiev, é da dicembre che prende forma, quando il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ne parlò in un’intervista ad Associated Press: “Le Nazioni Unite potrebbero essere la sede migliore per tenere questo vertice, perché non si tratta di fare un favore a un certo Paese. Si tratta di coinvolgere tutti e non c’è luogo migliore delle Nazioni Unite per farlo”, ha affermato Kuleba.

Nel suo ultimo discorso Zelensky ha ribadito all’Occidente di agire:  “Le decisioni sono state buone, ma è fondamentale che le decisioni forti siano tempestive.”

La proposta di pace da presentare all’Assemblea Straordinaria dell’ONU

Per l’Assemblea dell’Onu il Presidente Zelensky ha elaborato una proposta di pace in 10 punti che i 193 paesi sarebbero chiamati a votare. La proposta di pace è in discussione nelle diplomazie occidentali ma non trova tutti d’accordo sui punti proposti. Alcuni passaggi, come la protezione delle infrastrutture o lo scambio di prigionieri, potrebbe essere affrontati sin da subito; altri punti, invece, possono essere realizzati solo a guerra terminata, rendendo, così, la proposta più complicata da attuare.

Il leader ucraino ne ha già discusso, in via informale, con tre dei paesi permanenti a capo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Stati Uniti Francia e Regno Unito (gli altri due membri sono Russia e Cina).

Una risoluzione non avrebbe nessun effetto giuridico ma avrebbe una grande risonanza e un forte impatto politico e mediatico. Il potere di veto della Russia, insieme a quello cinese, vanificherebbe, come già fatto precedentemente, qualsiasi iniziativa da parte dell’organo esecutivo dell’organizzazione.

Inoltre, c’è il rischio che un’eventuale proposta possa portare a risultati opposti a quelli previsti. Sul fronte occidentale i paesi sono stanchi della guerra e crescono le perplessità su uno scontro che ha portato solo incertezza e instabilità economica. La Russia, invece, a parte Iran e Corea del Nord, non ha trovato nuovi sostenitori. Il risultato di questa riunione dell’Assemblea potrebbe generare solo malumori con il rischio, però, di fare un favore politico a Putin.

Zelensky chiede i caccia F-16, gli alleati dicono no

Dopo aver finalmente ottenuto 14 carri armati Leopard 2A6 , Zelensky è tornato a chiedere agli alleati l’invio di caccia F-16 per difendere i cieli ucraini.

Il Cancelliere tedesco Scholz ha subito negato questa idea con la volontà di non far scaturire una guerra tra Nato e Russia: “Abbiamo assicurato assistenza finanziaria, umanitaria e anche militare, fornendo armi, perché questo è un nostro obbligo ma nello stesso tempo faremo tutto ciò che è in nostro potere perché non si arrivi a una guerra tra la Russia e la Nato” ha dichiarato Scholz.
Più cauto nella risposta è stato il Presidente francese Macron dichiarando che “Nulla è escluso in linea di principio”.

Nella notte è arrivata la risposta del Presidente americano Biden che ha espressamente dichiarato gli Stati Uniti “non invieranno i caccia F-16 agli ucraini”. Biden ha anche annunciato un suo prossimo viaggio in Polonia.

Xi Jinping in Russia

Intanto si muove anche il fronte russo. Il ministro degli Esteri russi ha annunciato l’arrivo in Russia del Presidente cinese Xi Jinping per la prossima primavera. Un evento importante per le relazioni tra Cina e Russia.

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