Servono “misure che mettano le nostre imprese in condizione di competere ad armi pari con i concorrenti europei, eliminando le tante zavorre che ancora gravano sulle loro spalle”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo oggi all’assemblea annuale di Confindustria.
“Oggi voglio parlarvi di temi e interventi ben delineati – ha proseguito il ministro – su cui possiamo produrre risultati fin da subito, con la collaborazione di tutto il Parlamento”. Zanonato ha quindi elencato sei punti: “1. smaltimento dello scaduto della PA; 2. accesso al credito e potenziamento del Fondo Centrale di garanzia; 3. conferma delle misure di detrazione fiscale agli interventi di efficienza energetica; 4. estensione della misura di defiscalizzazione sulle infrastrutture; 5. misure di semplificazione, fra cui la revisione del Sistri; 6. misure di liberalizzazione e interventi sull’energia”.
CONFERMATO IL BONUS DEL 55% SULL’EFFICIENZA ENERGETICA FINO A FINE ANNO
Il ministro ha quindi confermato che “la conferma, almeno per tutto il 2013, della detrazione fiscale del 55% per gli interventi di efficienza energetica negli edifici, che scadrà il prossimo 30 giugno. Intendiamo introdurre alcune rimodulazioni per ridurne il costo diretto sul bilancio dello Stato e intensificarne l’efficacia sulle tecnologie più avanzate, eliminando alcune sovrapposizioni con altre forme di incentivazione pubblica”.
INFRASTRUTTURE, AGEVOLATI INVESTIMENTI A PARTIRE DA 50 MILIONI
Il governo taglia inoltre la soglia per la defiscalizzazione delle grandi opere, portandola dagli attuali 500 milioni a 50 milioni. “Si può fare senza alcun aggravio per i conti pubblici – ha detto ancora Zanonato – consentendo di allargare in modo sensibile la platea delle opere potenzialmente beneficiate, che ad oggi “.
LIBERALIZZAZIONI DA AMPLIARE IN SETTORI CHIAVE
“Gli interventi sulle liberalizzazioni dovranno essere ampliati ad alcuni settori chiave – ha sottolineato il ministro –, in modo da generare effetti positivi estesi all’intero sistema produttivo. Dovrà poi essere dato nuovo impulso all’attuazione delle norme di principio recentemente approvate dal Parlamento in materia di tutela della libertà d’iniziativa economica e alle connesse sperimentazioni avviate in vari ambiti regionali, che prevedono forme di deregulation controllata”.
RICERCA E INNOVAZIONE, FINANZIAMENTI DA SETTEMBRE
Secondo Zanonato, “occorre predisporre strumenti finanziari in grado di far leva su risorse pubbliche e private per la realizzazione di grandi progetti paese nel campo della ricerca e dell’innovazione”, come l’Agenda digitale, la chimica, la riconversione di siti industriali, la filiera della salute.
“Su questi temi – ha continuato il ministro – intendiamo orientare il Fondo per la crescita sostenibile recentemente istituito presso il ministero. Siamo già al lavoro per attivare nuovi meccanismi finanziari che prevedono la partecipazione della Cassa depositi e prestiti e dalla Bei. Intendiamo utilizzare una parte importante delle risorse del Fondo, attualmente 700 milioni di euro, come garanzia, creando così un effetto leva in grado di attivare un volano di investimenti per circa 5 miliardi di euro. Avviare i primi finanziamenti a partire da settembre non è irrealistico”.
RIPENSARE IL SISTRI
“Un caso emblematico di ingiustificato aggravio per gli operatori è certamente il Sistri. Estendendo la tracciabilità dei rifiuti pericolosi anche a tipologie diverse non pericolose, siamo stati più realisti del re. Il nostro sistema di tracciabilità va semplificato, a partire proprio dal perimetro di applicazione, per far sì che non rappresenti un ostacolo ingiustificato all’attività imprenditoriale”, per questo Zanonato ha concordato con Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente, “la necessità di rivedere l’attuale sistema e la possibilità di introdurre un regime più agile allineato alle prassi europee”.