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Zaki libero: il Presidente egiziano al-Sisi gli ha concesso la grazia. Il sindaco di Bologna: “Grande gioia. Ti aspettiamo in Italia”

Imagoeconomica

Patrick Zaki ha ricevuto la grazia. Dopo la condanna del tribunale di Mansura, l’attivista egiziano non dovrà tornare in cella per scontare altri 14 mesi in carcere, dopo averne già trascorsi 22 durante la custodia cautelare. Ieri, infatti, Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale dopo essere stato condannato a tre anni di carcere per aver denunciato la discriminazione dei cristiani. La sentenza della corte speciale non era appellabile per cui solo la grazia del presidente egiziano al-Sisi – per cui c’erano stati appelli sia dal governo italiano che da quello statunitense – poteva salvare dalla prigione il giovane attivista. Al-Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano, come riporta il quotidiano statale al-Ahram.

Il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”: lo ha scritto su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.

Zaki libero: le reazioni

“È una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

“Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità. È importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice”. Sono le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

“Grazie alla politica estera del governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare questo giovane studente. Risultati concreti attraverso il lavoro ed una credibilità internazionale”. Ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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