Non c’è bisogno attualmente di alzare i tassi di interesse per via dei rischi alla stabilità finanziaria. Che deve essere gestita con strumenti regolatori mentre l’obiettivo della politica monetaria deve rimanere quello di “garantire la stabilità dei prezzi e il massimo dell’occupazione”. Così il presidente della Fed Janet Yellen ha risposto al Fondo monetario internazionale che aveva criticato i tassi eccessivamente bassi e i rischi che ne derivano. Yellen ha parlato oggi durante la prima edizione della Camdessus Central Banking Lecture Series organizzata dallo stesso Fondo monetario internazionale.
Per il presidente della Fed non c’è quindi necessità di cambiare l’attuale politica monetaria per affrontare le preoccupazioni sulla stabilità finanziaria, anche se, ha precisato, un livello basso dei tassi può aumentare la tendenza ad assumere più rischi. In altre parole, la leva dei tassi di interesse non può essere, ha spiegato Yellen, lo strumento prioritario per governare i rischi e gli eccessi nel settore finanziario, che devono piuttosto essere affrontati con strumenti regolatori. Mentre l’obiettivo principale della politica monetaria deve rimanere quello di “garantire la stabilità dei prezzi e il massimo dell’occupazione”. “La politica monetaria – ha detto Yellen – ha limiti significativi come strumento per promuovere la stabilità finanziaria”, “i suoi effetti sulle vulnerabilità del sistema finanziario non sono ancora ben compresi e sono meno diretti rispetto ad un approccio regolatorio e legato alla vigilanza”.
Allo stesso tempo Yellen ha sottolineato che “sforzi per promuovere la stabilità finanziaria attraverso aggiustamenti dei tassi di interesse aumenterebbero la volatilità dell’inflazione e dell’occupazione”.
Nella visione del presidente della Fed è l’approccio macroprudenziale, ossia il mix di vigilanza, controllo dei livelli di capitale e di liquidità delle banche e creazione di riserve finanziarie contro i fallimenti, che deve giocare un “ruolo primario” per risolvere i problemi del sistema finanziario. Tra questi strumenti “macroprudenziali” Yellen cita il completamento dell’implementazione di Basilea III, nuovi criteri di liquidità, il miglioramento degli standard prudenziali per gruppi importanti a livello sistemico. “Le autorità di regolamentazione – ha detto – devono completare gli sforzi per rafforzare la resistenza del sistema finanziario globale”