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Yellen (Fed): Tapering moderato e tassi bassi finché disoccupazione ben sotto al 6,5%

Sarà un tapering a “passo moderato”. Lo ha detto il presidente della Fed Janet Yellen durante un’audizione al Senato. Inoltre, la riduzione degli acquisti non è su una strada predefinita. Una affermazione che si spiega con la situazione del mercato del lavoro. “La ripresa del mercato del lavoro americano e’ lungi dall’essere completata”, ha rilevato infatti Yellen che rilancia sulla soglia di disoccupazione: i “tassi di interesse – ha detto – resteranno bassi fino a quando il tasso di disoccupazione non scenderà ben al di sotto del 6,5%”.

In altre parole,  Yellen ha scelto la continuità. Una posizione che aveva già espresso alla Camera e che ora ribadisce al Senato: “Ero parte della Fed quando l’attuale strategia monetaria è stata formulata e la sostengo fortemente”, ha detto indicando la strada di “una grande continuità”. Il piano, in origine di 85 miliardi di dollari al mese, è stato portato a 75 miliardi a dicembre e a 65 a gennaio. Quindi è probabile che la Fed continuerà a tagliare gli acquisti di bond e titoli di stato a ritmo moderato se gli indicatori macroeconomici procederanno come previsto. Le decisioni saranno legate all’andamento del mercato del lavoro e alle previsioni sull’inflazione, ancora al di sotto dei target considerati ottimali dalla Banca centrale.

Un intervento che ripercorre quindi quello pronunciato l’11 febbraio alla Camera e che era previsto per il 13 febbraio, saltato però a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito gli Stati Uniti. C’è però una variazione, che riguarda proprio gli effetti del maltempo sul Paese.  Nelle ultime settimane, ha precisato,  “sono stati pubblicati dati macroeconomici che indicano un indebolimento delle spese” per consumi. Poiché è “difficile dire quanta della recente debolezza dipende dal maltempo” che ha investito gli Stati Uniti, la Federal Reserve continuerà a “monitorare attentamente” se ci saranno segnali di rallentamento della congiuntura e ne discuterà durante la riunione del Fomc di marzo.

Per Yellen l’economia americana sta dando segnali di ripresa, ma “una politica fiscale severa ha messo il freno alla congiuntura americana”. Il presidente della Fed ha detto davanti al Senato che spera che “la politica fiscale non danneggerà la ripresa”. Il presidente della Fed ha poi ricordato che grazie al tasso di inflazione molto basso la Federal Reserve “ha spazio di manovra” per promuovere crescita e miglioramento del mercato del lavoro, puntando a “una situazione di piena occupazione”. E ha spiegato che un tasso di disoccupazione al 6,5%, la soglia fissata dalla Fed per cominciare a considerare un giro di vite della politica monetaria, “non è la definizione che la Banca centrale dà di piena occupazione”. Tuttavia per Yellen il tasso di disoccupazione non è l’unico indicatore da tenere presente “per misurare lo stato di salute del mercato del lavoro”.

In ogni caso, ha rassicurato che la Banca centrale americana “farà tutto il possibile” per raggiungere questi obiettivi. Nelle prossime settimane e mesi la Fed sarà attenta a cogliere segnali che indicano se la ripresa sta procedendo in linea con le precedenti aspettative. “Una politica accomodante – ha rilevato Yellen – dovrebbe essere appropriata per un certo periodo”.

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