L’economia Usa è a un passo dai target occupazionali e di inflazione fissati dalla Federal Reserve: questo è il verdetto dal presidente dell’istituto di Washington, Janet Yellen, che si dice anche “fiduciosa che l’economia continuerà a migliorare”.
“E giusto dire che l’economia è vicina al massimo livello di occupazione e l’inflazione si sta muovendo verso il nostro obiettivo”, ha detto Yellen intervenendo al Commonwealth Club di San Francisco. “La riduzione del livello di supporto della politica monetaria e i tempi del prossimo aumento dei tassi di interesse dipenderanno da come l’economia si evolve nei prossimi mesi”, ha aggiunto la numero uno della Fed.
Proprio il mese scorso la banca centrale statunitense ha alzato il tasso d’interesse per la prima e unica volta nel 2016, di un quarto di punto, portando il costo del denaro allo 0,50-0,75%. La mossa riflette “la nostra fiducia sul fatto che l’economia continuerà a migliorare”, ha detto Yellen.
Il discorso di Yellen arriva due giorni prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Il neo eletto presidente ha intenzione di stimolare la crescita attraverso tagli fiscali, investimenti in infrastrutture e modifiche normative che si stima potrebbero portare il Pil a salire del 3-4% l’anno, ossia poco meno del doppio del circa 2% registrato negli anni della ripresa economica, dal 2009 in poi.
BEIGE BOOK
Oggi la Fed ha anche presentato il Beige Book sullo stato di salute dell’economia americana. “L’economia americana ha continuato a espandersi a passo modesto” alla fine del 2016, recita il documento pubblicato ogni sei settimane e frutto dell’analisi condotta nei 12 distretti in cui opera la banca centrale americana. La Fed cita un mercato del lavoro ristretto, in cui per alcuni datori di lavoro è difficile trovare personale con le competenze adeguate: “In molti distretti i contatti si aspettano un mercato del lavoro ancora più ristretto, con le pressioni sui salari che probabilmente aumenteranno e il passo delle assunzioni visto stabile o in aumento”, si legge nel documento.
Le elezioni presidenziali dell’8 novembre scorso vengono citate indirettamente: “La fiducia post-elezioni ha migliorato l’outlook per molti contatti” sentiti dalla Fed nel comparto manifatturiero; “tuttavia, resta l’incertezza su come cambiamenti potenziali dal punto di vista regolatorio condizioneranno gli investimenti per capitale”.
Nel settore bancario, “l’outlook è più positivo dalle elezioni presidenziali perché alcuni clienti si aspettano un allentamento dei regolamenti” e in quello dei servizi finanziari è stato “in gran parte ottimista, a causa soprattutto delle speranze per un allentamento fiscali e dei regolamenti dopo le elezioni presidenziali”. È nel settore real estate che l’incertezza in vista delle elezioni ha portato a un rallentamento del business per i contractor specializzati in immobili non residenziali; ma poi c’è stato un balzo generalizzato.