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Yellen, Cina e petrolio tonificano i mercati

L’intervento sui tassi al Congresso Usa della presidente della Fed, che a febbraio sarà sostituita dall’ex Goldman Sachs Gary Cohn, piace ai mercati – Ripresa del petrolio e il boom dell’export cinese – A Piazza Affari brillano il risparmio gestito, l’auto e le utilities – Cala lo spread, oggi asta Btp

In tutte le regioni degli Stati Uniti c’è una crescita economica “da leggera a moderata”, nonostante un mercato del lavoro “più solido”. Ma anche il rialzo dei prezzi e dei salari resta “modesto”. È la diagnosi del Beige Book, l’analisi periodica della Fed sullo stato di salute dell’economia americana. Ma, con parole simili, è anche l’analisi che Janet Yellen ha presentato ieri al Congresso nella prima della audizioni di questa settimana, sottolineando che “non manca molto” per riportare i tassi al livello “normale”.

I mercati hanno applaudito queste parole, forse le ultime al Congresso prima del cambio della guardia alla Fed, fissato per il prossimo febbraio. Con ogni probabilità a sostituire la presidente sarà Gary Cohn, la “colomba” dello staff di Donald Trump. Una buona scelta, vista la fama di buon senso che accompagna Cohn e gli attacchi furibondi che anche ieri hanno distinto l’audizione di Yellen, colpevole per aver praticato una politica troppo “soft” sui tassi. Eppure i risultati dimostrano che la sua, come quella di Mario Draghi, è stata la scelta giusta.

CORRE L’EXPORT CINESE, SALE IL BRASILE DOPO LA CONDANNA A LULA

Non sono solo le parole della presidente della Fed a spingere i listini al rialzo. La bilancia commerciale cinese segnala un forte aumento dell’export (+11,3%) e delle importazioni (+17,2%). La ripresa dell’economia favorisce il rialzo di Hong Kong (ai massimi da due anni), Sidney e Seoul, che registrano guadagni superiori all’1%. Più debole Tokyo +0,15%: continua la frana di Toshiba (-5,5%).

Debole il dollaro sui mercati valutari (1,1430 il cross con l’euro). Ma la novità arriva dal Canada: i tassi salgono (un quarto di punto) per la prima volta dal 2013. Da segnalare la reazione della Borsa di San Paulo alla condanna per corruzione (9 anni e mezzo) dell’ex presidente Lula: l’indice Bovespa ha chiuso in rialzo dell’1,6%, massimo da maggio. In calo il real a 3,20.

AEREI E TECH SPINGONO LE BORSE USA, OSCURANDO IL RUSSIAGATE

Wall Street ha apprezzato le parole di Janet Yellen, sufficienti a imitare i danni del Russiagate. Trump, prima di imbarcarsi per Parigi dove assisterà alla festa del 14 luglio, esulta per il primo sì di una commissione parlamentare al finanziamento del muro di confine con il Messico. L’indice Dow Jones (+057%) ha stabilito un nuovo record: 21.532,14. In salita anche l’S&P (+0,73%). Meglio di tutti il Nasdaq (+1,10%). I mercati si preparano all’avvio della campagna delle trimestrali delle grandi banche: domani daranno i numeri JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup.

Il trasporto aereo gode di ottima salute, a differenza di quanto emerge dalle nuove perdite di Alitalia (203 milioni). In forte ascesa l’indice delle compagnie aeree Usa (+2,3%) dopo la pubblicazione dei risultati di American Airlines (+4,2%). Oggi dovrebbe esserci la conferma dello stato di salute del settore con i risultati di Delta Airlines.

MASSIMO STORICO PER PAYPAL, GOOGLE ASSOLTA SUL FISCO

In evidenza i tecnologici, soprattutto Microsoft (+1,7%). Massimo storico per PayPal (+3,3%) dopo l’accordo sui pagamenti con Apple. Grande vittoria di Google (+1,48%) sul fisco francese. Il tribunale di Parigi ha assolto il colosso Usa dall’accusa di aver sottratto all’erario 1,1 miliardi di euro tra il 2005 ed il 2010: secondo i giudici francesi il meccanismo “double Irish” che consente alle multinazionali di pilotare gli utili verso il generoso trattamento riservato da Dublino è perfettamente lecito.

PETROLIO IN RIPRESA. SAIPEM E TENARIS S’INFIAMMANO

Petrolio in rialzo in seguito a un calo delle riserve di greggio negli Usa, il Wti è salito di 45 centesimi, a 45,49 dollari al barile. Si sono messi in luce a Piazza Affari tutti i titoli oil: Eni +1,7% ha perforato e testato con successo il pozzo Amoca-3, nelle acque poco profonde della baia di Campeche in Messico. Sale anche Tenaris (+3,1%).

In vetta Saipem (+3,29%) dopo l’analisi di Mediobanca Securities. Il l broker (neutral, target price a 4,5 euro) per il secondo trimestre si aspetta ricavi pari a 2,3 miliardi di euro (-7% rispetto alle stime del consenso), un ebitda rettificato di 254 milioni euro, un ebit rettificato di 120 milioni euro, un utile netto adjusted di 54 milioni di euro, un debito netto di 1,582 miliardi e nuovi contratti per 1,6 miliardi di euro.

BORSE EUROPEE AVANTI TUTTA. OGGI LENTE SULL’INFLAZIONE

Chiusura sprint per le Borse europee, spinte al rialzo dalle parole di Janet Yellen e dall’ottima performance dei titoli del debito dell’Eurozona alle aste del Tesoro. Oggi si torna a guardare ai dati di inflazione, in chiave Bce. In agenda ci sono i numeri finali di giugno sui prezzi al consumo in Francia, Germania e Spagna.

I future sulle borse europee sono poco mossi ma tendenti al rialzo. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso a +1,52%, a quota 21.433. In terreno positivo anche gli altri mercati: Parigi è avanzata dell’1,59% e Francoforte è salita dell’1,52%. Madrid +1.07%. Londra ha guadagnato l’1,19%.

A maggio la produzione industriale nell’Eurozona è cresciuta dell’1,3% su base mensile e del 4% a livello annuale, battendo nettamente le attese. La Commissione europea ha raccomandato la chiusura della procedura per deficit eccessivo nei confronti della Grecia, a fronte dei miglioramenti nella finanza pubblica. Lo ha reso noto Valdis Dombrovskis, vice-presidente della Commissione.

A proposito della Finanziaria italiana la Commissione Ue “avalla un aggiustamento di bilancio anche inferiore a quanto prescritto dalla matrice della flessibilità, purché’ coerente con l’esigenza di ridurre il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo” si legge nella nota di accompagnamento del Mef alla lettera dei Commissari europei Moscovici e Dombrovskis. “La Commissione europea – si legge ancora – eserciterà il proprio grado di discrezionalità quando valuterà la deviazione dall’aggiustamento di bilancio prescritta dalla matrice comune concordata in particolare nella fase in cui deve stabilire l’esistenza di una deviazione significativa”.

CALA LO SPREAD A 174. OGGI L’ASTA BTP

Chiudono in buon rialzo i Btp in ripresa rispetto ai Bund. stringendo su Bund, in un mercato che non ha risentito della consistente offerta di giornata, con i collocamenti di Germania e Portogallo e del contemporaneo avvio della tornata d’aste italiane di metà mese. Lo spread Btp/Bund si è ristretto a 174 punti. Il Bund a 10 anni tratta allo 0,58% da 0,60% di ieri.

Il Tesoro ha collocato ieri i previsti 6,75 miliardi di Bot a 12 mesi (su scadenze per 6,5 miliardi); il rendimento si è portato al nuovo minimo storico di -0,352%. Il buono verrà offerto domani in riapertura per 675 milioni.

La Germania ha collocato 4,01 miliardi di euro di bond a 10 anni, tasso medio a 0,59%, più del doppio del rendimento dell’ultima asta di un titolo equivalente, avvenuta circa un mese fa. Il Portogallo ha collocato 685 milioni di euro di bond a 10 anni e 315 milioni di bond a 28 anni. La Grecia ha collocato 812 milioni di euro di titoli a 13 settimane.

Al via oggi le emissioni a medio-lungo termine: l’offerta riguarda quattro Btp per un importo fino a 7,25 miliardi, sulle scadenze 3, 7 e 15 anni e off-the-run lungo febbraio 2037. L’attesa è per una risalita dei rendimenti d’asta, in scia all’ampia correzione in corso da una quindicina di giorni fa. In chiusura di seduta il Btp giugno 2020 scambiava a 0,28% contro lo 0,15% dell’asta di giugno, il maggio 2024 a 1,61% contro 1,35% di un mese fa; il settembre 2033 trattava invece in area 2,82%, vicino al 2,87% del precedente collocamento di marzo.

Utility, industria, banche ma anche tlc. Sono tanti i settori che hanno contribuito al rialzo corale della Borsa italiana, sostenuto dai giudizi positivi degli analisti.

RIPARTE TELECOM: PER S&P L’OUTLOOK È POSITIVO

Da segnalare il fermento su Telecom Italia (+2,16% in chiusura). Il gossip di giornata, dopo i dissidi emersi tra l’azionista Vivendi e l’ad Flavio Cattaneo, riguarda una possibile Opa da parte del socio francese destinata comunque a infrangersi contro i paletti previsti dal Tuf. Più concreto il contributo di S&P : l’agenzia di rating ha confermato a BB+ il rating di lungo termine, rivedendo a positivo l’outlook da stabile.

Una variazione che potrebbe preludere a un possibile miglioramento del rating di un notch. La decisione è stata motivata dal miglioramento della performance operativa e alla generazione di cassa. Resta il giallo della presunta uscita dell’ad Flavio Cattaneo, smentita categoricamente dall’interessato: “Le voci sulla mia uscita sono tutte falsità, resto fino all’ultimo giorno”. Ma i contrasti con Vivendi non sono stati ancora appianati.

GLI ANALISTI PREMIANO BANCA GENERALI DOPO IL MIFID DAY

Continua il rally del risparmio gestito. il risparmio gestito, Molto bene Banca Generali +3,48% che ha ricevuto tanti giudizi positivi da parte degli analisti dopo il Mifid Day che si è tenuto a Londra. In cima al comparto figura Azimut (+3,8%). Finecobank +2,09%.

Generali (+4,41%) ha messo in vendita 44 miliardi di euro di portafogli tedeschi di assicurazione vita, nel quadro della ristrutturazione dell’attività in Europa. Il gruppo assicurativo ha incaricato dell’operazione. La compagnia spera di ottenere circa 900 milioni di euro per il portafoglio, ma i potenziali offerenti valutano le attività più verso i 400-600 milioni di euro. Secondo le fonti società tedesche come Viridium – che fa capo a Cinven – Hannover Re, e Frankfurter Leben avrebbero mostrato interesse.

AUTOMOTIVE: ACCELERA FERRARI. LA GUIDA INTELLIGENTE PREMIA STM

Tra le migliori del listino figura ancora Ferrari (+3,66%), dopo che Ubs ha alzato il target price da 92 a 100 dollari. Fiat Chrysler avanza dello 0,8%.

Vola Stm (+3,29%). Sul titolo Banca Akros ha confermato il rating accumulate e il target price a 15 euro; gli analisti hanno apprezzato la nuova partnership nella “guida intelligente”, siglata con l’americana Kilopass Technology. “Anche se è difficile definire l’impatto economico dell’accordo, conferma il forte focus della società sullo Smart Driving e i continui sforzi per sviluppare nuove soluzioni per i produttori auto”, hanno commentato gli esperti.

Positivi anche i media. Cairo Communications balza del 7,5%, ben al di sopra della media europea del settore (+0,74%), sulla scia del netto miglioramento della raccolta pubblicitaria di La7 e La7d, le tv del gruppo. Urbano Cairo non ha escluso una partecipazione all’asta per i diritti di calcio della serie A in autunno. Lo stesso Cairo ha confermato le previsioni di utile netto a 45 milioni per Rcs Mediagroup (+0,89%) e ribadito che la fusione tra il gruppo editoriale e la controllante “è un tema che sarà valutato in futuro”.

Avanzano ma non troppo i titoli bancari, leggermente sotto la media generali. Spicca però Unicredit (+1,48%). Secondo Bloomberg, l’istituto e il suo socio Koc Holding hanno allo studio un aumento di capitale da un miliardo di dollari per la loro joint venture Yap Kredi, in modo da rafforzarne il cuscinetto di capitale (buffer). Dopo la notizia Mediobanca Securities ha confermato il rating outperform e il target price di 20 euro.

Bene anche Banco Bpm (+0,83%). In flessione invece Ubi Banca (-1,8%). Intesa è progredita dello 0,49%.

Con 318 voti favorevoli e 178 contrari, la Camera ha votato la fiducia al governo sul decreto legge che disciplina la liquidazione ordinata di Veneto banca e Popolare di Vicenza. Il via libera definitivo è atteso in settimana, poi il provvedimento andrà in Senato per la seconda e, probabilmente, ultima lettura.

Le sofferenze bancarie nette sono scese a 77 miliardi, ha sottolineato ieri all’assemblea dell’Abi il presidente Antonio Patuelli. Grazie alle aggregazioni del settore, secondo Patuelli, “a inizio 2018, avremo un numero molto basso, in assoluto e rispetto alle medie europee, di circa 115 gruppi bancari e banche singole indipendenti, oltre alle succursali di banche estere”.

Consistenti rialzi per le utilities: Enel +1,7%, Terna +2,9%, Snam +1,8%.

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