Le grandi decisioni sono prese quando si è con le spalle al muro, e il problema dell’inquinamento in Cina – frutto di un modello di sviluppo insostenibile – sta forzando un cambiamento di direzione. I propositi espressi dal presidente cinese Xi Jinping sono grandiosi: nell’odierno convegno sul ruolo dell’innovazione – la 2014 International Conference on Engineering Science and Technology in Beijing – Xi ha dichiarato che la Cina deve diventare un Paese con verdi praterie, cieli blu e acque chiare.
Il titolo del convegno – Engineering and the future of humankind – sottolinea il ruolo di una forza lavoro forte di 42 milioni di ingegneri e tecnici cinesi: un gruppo che costituisce «la risorsa di maggior valore nell’esplorazione del futuro». Xi ha citato Yuan Longping, un esperto agronomo che creò le prime varietà ibride di riso negli anni Settanta, varietà che hanno permesso di aumentare le rese di circa il 20%.
La nuova direzione che Xi vuole impartire non è solo la risposta alla domande dei cittadini. É anche un buon business. Diventare leader nelle tecnologie anti-inquinamento – un settore in crescita in tutto il mondo – può dare una spinta, e questa volta nella giusta direzione, a un’economia cinese che sta esaurendo il suo modello di sviluppo e deve trovarne uno nuovo.
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