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World’s Best Sommeliers Selection: 16 vini italiani scelti dai top sommelier del mondo

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Sedici vini d’eccellenza italiani sono entrati nella classifica di 130 etichette di “World’s Best Sommeliers’ Selection“, curata da una trentina dei più prestigiosi sommelier dei ristoranti della World’s 50 Best Restaurants. Dopo un attento processo di degustazione, l’Italia con 16 etichette, si è classificata in seconda posizione, insieme agli Stati Uniti, dietro la Francia prima in classifica con 17 vini. .

Riunitisi nel Regno Unito per questa nuova iniziativa di William Reed, noto per i The World’s 50 Best Restaurants e World’s Best Vineyards, i sommelier provenivano da quattro continenti e 16 Paesi, con la partecipazione di alcuni dalla lista dei World’s 50 Best Restaurants.

Il panel internazionale è stato guidato da Josep Roca, sommelier del prestigioso ristorante tre stelle Michelin “El Celler de Can Roca”. Questa selezione vede anche la partecipazione di diversi sommelier italiani, come Jacopo Dosio (Piazza Duomo di Alba), Ivano Coppari (Ristorante Uliassi), Matteo Bernardi (Le Calandre di Rubano), Gianni Sinesi (Reale di Castel di Sangro), Lorenzo Lentini (Ikoyi di Londra) e Agnese Morandi (Table by Bruno Verjus di Parigi).

I 16 vini italiani scelti dai sommelier dei ristoranti migliori al mondo

Tra le eccellenze italiane spiccano tre Baroli e un Barbaresco dal Piemonte: Barolo Cannubi 1982 e 2018 di Marchesi di Barolo, Barolo Bricco Rocche 2019 e Barbaresco Asili 2020 di Ceretto. Seguono poi altre cinque regioni con due referenze ciascuna. Dalla Toscana, La Caccia Toscana Rosso 2020 di La Caccia di San Giovanni e il Chianti Classico Gran Selezione Poggio Rosso 2019 di San Felice.

L’Emilia-Romagna presenta i vini affinati sott’acqua dell’azienda Tenuta del Paguro: il Metodo Classico Mare Urchin 2012 e il Romagna Albana Squilla Mantis 2015. La siciliana Donnafugata brilla con il Passito di Pantelleria Ben Ryé 2013 e il Sicilia Rosso Mille e una Notte 2019.

Dal Veneto, spiccano il vino spumante Grave di Stecca 2017 a base di uve Glera di Nino Franco e il Lison Classico 2019 di Villa Bogdano. Per il Trentino, il Trentodoc Perlè 2018 di Ferrari e il Granato ’19 di Foradori. Infine, l’Umbria e il Friuli si fanno notare con il Montefalco Sagrantino Carapace Lunga Attesa 2015 di Tenute Lunelli e il Pinot Grigio Salvadi 2020 di Scarbolo.

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