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Windows è sempre più popolare in Cina. Ma solo in versione piratata.

Le imprese italiane conoscono bene le minacce e i bottini della pirateria cinese. E li conosce bene anche la Microsoft: per bocca del suo Ceo Steve Ballmer ha rivelato, in un incontro con i dipendenti, che le vendite di PC Windows in Cina sono all’incirca eguali a quelle negli Stati Uniti, ma quel che ne ricava il gigante di Seattle dai suoi software è circa il 5% di quel che ricava negli Usa.

Agli angoli delle strade si possono comperare dvd con copie di Windows 7 o di Office per 2 o 3 dollari, e il problema non è limitato alla Cina. A Bangkok, per esempio, un dvd con Windows 7 Professional 64 bit costa 5 dollari, e i negozi di computer vendono laptop nuovi di zecca, in imballo originale con dentro installate copie di Windows e Office.

La situazione in India è migliore ma non troppo: i ricavi di Microsoft per ogni PC venduto sono sei volte maggiori in India rispetto alla Cina. La protezione della proprietà intellettuale continua a essere il punto di maggior attrito fra la Cina e i Paesi partner. Allo stesso tempo, sorprende che la Microsoft non riesca a rendere i suoi software impervi alla copiatura.

Fonte: Wall Street Journal

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