Va in archivio il terzo trimestre di Wind e di Fastweb. Nei primi nove mesi dell’anno entrambe le compagnie di telecomunicazioni hanno registrato un aumento dei ricavi e dei margini, grazie soprattutto alla crescita del segmento mobile.
Wind
Nei primi nove mesi del 2016 la compagnia ha registrato un utile netto di 212 milioni e dei ricavi totali in crescita del 2% su base annua a quota 3.316 milioni di euro, grazie anche all’accelerazione registrata nel periodo luglio settembre, +6,4% su anno.
La compagnia di telecomunicazioni ha registrato ricavi totali mobili in miglioramento del 4% al 30 settembre 2016 confermando il trend di crescita nel terzo trimestre dell’anno a +7%. L’Ebitda è in aumento dell’1,9% a quota 1.253 milioni di euro nei primi nove mesi. La crescita annua registrata nel terzo trimestre è stata del 10,9%.
Nei primi nove mesi dell’anno Wind ha investito oltre 514 milioni di euro, continuando a rafforzare ed estendere la propria rete 4G, la cui copertura al 30 settembre supera il 68% della popolazione. La copertura 3G si estende su tutto il territorio nazionale, raggiungendo il 98,6% della popolazione, di cui il 75% può navigare in mobilità a 42 mbps.
La compagnia entro fine anno è attesa al completamento dell’operazione che potrebbe portare alla nascita dell’operatore mobile leader in Italia, ovvero la joint venture paritetica con 3 Italia, che ha ricevuto l’approvazione finale del Ministero per lo Sviluppo economico.
Fastweb
La compagnia di telecomunicazioni ha chiuso i primi nove mesi con un numero di clienti a banda larga che ha raggiunto 2,3 milioni di unità, in aumento del 5,7% su base annua. Importante anche la crescita nel segmento mobile, in cui Fastweb è presente come operatore mobile virtuale, con un aumento dei clienti del 23% su base annua, a quota 601 mila clienti.
Al trenta settembre i ricavi di Fastweb hanno raggiunto 1,318 miliardi di euro, con un incremento del 2,5%, dai 1,286 miliardi di euro segnati nell’analogo periodo dell’anno precedente. L’Ebitda è arrivato fino a quota 490 milioni di euro, +21% rispetto a 405 milioni di euro di un anno prima. Al netto dell’impatto di partite straordinarie per 55 milioni di euro, l’Ebitda adjusted è aumentato del 7,4% a 435 milioni di euro.