I rappresentanto sindacali e quelli di Wind, dopo oltre 20 ore di trattativa al ministero dello Sviluppo economico, hanno raggiunto un accordo, che prevede un taglio dei costi del lavoro per una cifra compresa tra 35 e 40 milioni di euro, per evitare l’esternalizzazione della rete, che inizialmente era nei piani dell’azienda.
Soddisfatto Giorgio Serao di Fistel Cisl: “Postivo che l’azienda si sia impegnata per 5 anni a non cedere nè esternalizzare”, così come il segretario nazionale della Uilcom Salvo Ugliarolo, che parla di sacrifici per lavoratori, ma aggiunge che “l’azienda si e’ impegnata a mantenere l’unicità del perimetro e a reinvestire”.
Il piano di esternalizzazione era stato messo in cantiere da Wind già nel 2011 e Ericsson e Huawei si erano dichiarate interessate all’acquisto dei circa 1.700 tecnici della rete. Poi l’intervento decisivo del ministero dello Sviluppo economico che, dopo aver chiesto una moratoria di 6 mesi, ha favorito le negoziazioni con i sindacati.