Con un comunicato interno, Gilles Morel, presidente di Whirlpool EMEA (Europa, MO e Africa) e vicepresidente esecutivo di Whirlpool Corporation, annuncia di aver raggiunto un accordo per vendere alla turca Arçelik (che, insieme a Beko e Grundig fa parte del Gruppo Koç) lo stabilimento di Manisa, città della Turchia dove vengono prodotti frigo e lavatrici della multinazionale americana.
La vendita avrebbe lo scopo – secondo quanto viene riportato nel testo ufficiale – di “concentrare e ottimizzare le attività del gruppo e soddisfare le esigenze dei clienti in modo più efficace”. Manisa è entrata a far parte del parco fabbriche di Whirlpool grazie all’acquisizione di Indesit, avvenuta nel 2014.
L’accordo, che avrebbe effetto immediato, continuerà a fornire a Whirlpool majap a prezzi estremamente contenuti ma con tecnologie e prestazioni avanzate. “L’accordo che abbiamo raggiunto – prosegue il testo del comunicato – significherà che la fabbrica sarà controllata e gestita da Arcelik, dopo aver ricevuto alcune approvazioni normative, ma continuerà a realizzare prodotti Whirlpool. Apprezziamo molto il lavoro svolto nello stabilimento Manisa. Questo accordo abiliterà la nostra strategia e darà ad Arcelik l’opportunità di integrare la fabbrica con le altre operazioni esistenti a Manisa per creare nuove opportunità per il sito. È un passo importante nella nostra continua strategia per massimizzare il potenziale del business in Emea”.
Nel 2020 e nel primo trimestre del 2021 i risultati di Whirlpool sono stati positivi, con qualche sbavatura sul fronte dell’incasso dovuta al fatto che i negozi di cucina sono rimasti a lungo chiusi, a differenza delle showroom delle catene e dei gruppi del retail. Ma il lockdown ha certamente premiato i produttori di elettrodomestici e presto ne vedremo delle belle, perché cominciano a fermarsi le fabbriche che non hanno provviste di chip.