Whirlpool Napoli: licenziamenti in arrivo. L’azienda conferma che dal primo luglio avvierà la procedura collettiva per il sito partenopeo, ma allo stesso tempo si dice pronta a supportare il processo di reindustrializzazione sostenendo l’eventuale acquirente. È quanto ha detto – secondo la ricostruzione di fonti sindacali – il responsabile delle relazioni industriali del gruppo, Carmine Trerotola, in occasione del tavolo su Whirlpool convocato al ministero dello Sviluppo economico dal viceministro Alessandra Todde.
Il manager ha poi precisato che l’avvio della procedura non significa che i lavoratori saranno licenziati immediatamente: l’operazione scadrà tra circa 70 giorni, in attesa di trovare un accordo tra le parti. Quindi fino a metà settembre i lavoratori saranno coperti interamente da Whirlpool senza accesso a nessuno ammortizzatore sociale.
Sempre secondo fonti sindacali, Trerotola ha sottolineato che l’Italia rimane strategica per Whirlpool, con oltre 5mila dipendenti e diversi stabilimenti con capacità produttiva vicina a quella installata. D’altra parte, l’azienda ribadisce che ad oggi non esiste un eccesso di domanda che possa consentire di spostare una qualsiasi produzione sul sito di Napoli.
Dura la reazione dei sindacati: “Noi siamo al tavolo e non rifiuteremo un confronto per trovare soluzioni al rilancio del gruppo. Per noi, però, a differenza dell’azienda, il confronto finisce nel momento in cui l’azienda avvia la procedura di licenziamento”, ha detto Barbara Tibaldi, della Fiom.
“Chiediamo chiarimenti all’azienda – ha aggiunto – È un gruppo fondamentale e strategico, se siamo davvero un paese strategico devono dimostrarlo. Non è rispettoso per i lavoratori né per il governo continuare un confronto con una pistola puntata alla tempia. L’apertura della procedura è una linea spartiacque, superata la quale consideriamo finito il confronto. E gli altri stabilimenti Whirlpool, tutti, non lasceranno sola Napoli. Chiediamo di confermare l’impegno nel nostro Paese, ritenuto strategico, e per noi Napoli fa parte di questo Paese”.
Tibaldi auspica “provvedimenti da parte del governo” per “garantire la legittimità di questo tavolo bloccando comportamenti irrispettosi e scorretti”.
Intanto, più di 100 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli stanno bloccando via Argine, nella zona Est della città partenopea, e lo svincolo autostradale all’altezza di San Giovanni a Teduccio per chiedere al governo “il rispetto degli accordi” e per “impedire i licenziamenti minacciati dalla multinazionale”. A riferirlo è la Uilm Campania. Questa mattina, nella fabbrica dove la produzione è stata interrotta lo scorso mese di novembre, si è svolta un’assemblea con i sindacati.