Multa salata per WhatsApp da parte dell’autorità per la privacy irlandese. L’azienda, che nel 2014 è stata acquistata da Facebook e che ha la propria sede europea in Irlanda, dovrà pagare una sanzione di 225 milioni di euro per aver violato le norme europee sulla protezione dei dati personali. L’importo della multa è stato rivisto al rialzo su indicazione del comitato europeo per la protezione dei dati.
Scendendo nei dettagli, secondo la Data protection commission irlandese (Dpc), che è in gran parte responsabile del controllo dell’adesione alla carta dei diritti dei dati Gdpr della Ue, WhatsApp avrebbe condiviso i dati personali dei propri con le altre aziende appartenenti a Facebook. Il tutto senza informarli correttamente. L’accusa è dunque quella di non aver assolto agli “obblighi di trasparenza” sulla comunicazione relativa all’utilizzo dati e alla loro condivisione previsti dal Gdpr, il regolamento generale per la protezione dei dati personali dell’Unione Europea. La sentenza, arrivata dopo tre anni di indagine.
Oltre a pagare la multa da 225 milioni, WhatsApp dovrà modificare le sue regole sulla privacy, conformandosi al Gdpr. Un portavoce della società ha già anticipato alla Cnbc l’intenzione della società di presentare appello: “Siamo impegnati a fornire un servizio sicuro e che tuteli la privacy. Non siamo d’accordo con la decisione di oggi e la multa è completamente sproporzionata” ha commentato.