Nei prossimi 40 anni la domanda di carburanti per trasporti proverrà prevalentemente da India e Cina, realtà che registreranno un incremento dei consumi compreso tra il 200% e il 300%. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto del Wec (World Enery Council) “Global Transport-Scenarios 2050”.
Entro il 2050, invece, la richiesta di carburanti dei paesi in via di sviluppo superera’ quella dei paesi industrializzati: l’aumento dei consumi sara’ dovuto principalmente al trasporto pesante, al traffico aereo e navi, e sara’ soddisfatto per l’80% dal petrolio almeno per i prossimi 40 anni. Nel rapporto vengono presentati due scenari: “Freeway” e “Tollway”. Il primo prevede un mondo nel quale sia il mercato e, dunque, la concorrenza a stabilire la strada da seguire. Nel secondo invece si ipotizza un mondo piu’ regolamentato, in cui i governi intervengono per promuovere l’adozione di soluzioni tecnologiche alternative e per sostenere la diffusione delle infrastrutture di trasporto necessarie, mettendo gli interessi della collettivita’ al primo posto. A seconda dello scenario, il fabbisogno di carburanti al 2050 per tutte le forme di trasporto potrebbe crescere globalmente dell’80% (Freeway) o del 30% (Tollway) rispetto ai livelli del 2010. Le conseguenze previste per l’ambiente sono notevoli.
“Il settore dei trasporti sta per vivere un cambiamento radicale – ha spiegato Karl Rose, direttore per le politiche e gli scenari del Wec. Il parco auto nei paesi OCSE sara’ quasiI completamente trasformato in termini di mix di combustibili e vedremo uno spostamento della domanda di carburanti verso i paesi in via di sviluppo. L’adozione di nuove soluzioni tecnologiche sembra pero’ essere meno veloce di quanto molti avevano preventivato e cio’ a causa principalmente dell’eccezionale crescita del settore dei trasporti pesanti”.