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Webuild supera le previsioni 2023 per nuovi ordini. Confermata la guidance al 2025

Screenshot sito Webuild

Il consiglio di amministrazione di Webuild, ha confermato i target per il triennio 2023-25 e rileva che da inizio anno il Gruppo ha acquisito 11,4 miliardi di nuovi ordini, inclusi 6,3 miliardi di progetti per cui Webuild risulta migliore offerente, superando la guidance di 10-10,5 miliardi per l’intero 2023. Lo dice una nota della società, che solitamente non comunica trimestrali, sulla base dei dati e informazioni relativi all’andamento del business da inizio anno.

Cda conferma guidance al 2025: ricavi a 10,5-11,0 miliardi ed Ebitda a 990-1.050 milioni

Il Consiglio di amministrazione ha confermato i target 2023-2025: nel 2025 verranno raggiunti ricavi per 10,5-11,0 miliardi e 990-1.050 milioni di EBITDA, interamente coperti dal backlog ordini attuale, con una solida struttura finanziaria di cassa netta e 57 miliardi di backlog ordini, dice la nota
“Continua l’eccezionale performance di acquisizione ordini del Gruppo che, grazie all’eccellenza operativa, all’innovazione tecnologica e all’attenzione alla salute e sicurezza, sta cogliendo appieno la spinta degli investimenti in infrastrutture legati ai megatrend in atto a livello globale”. A ciò si aggiunge una pipeline commerciale complessiva di circa 42 miliardi. Il titolo a Piazza Affari in tarda mattinata quota 1,94 euro in calo dello 0,51%, mentre il Fitse Mib perde l’1,27%.

Assemblea approva dividendo di 0,057 euro ad azione

Inoltre l’assemblea degli azionisti della società ha approvato oggi il bilancio dell’esercizio 2022 e la distribuzione agli azionisti di un dividendo per un importo pari a euro 0,057 per ciascuna azione ordinaria e di risparmio esistente ed avente diritto al dividendo alla data di stacco della cedola. Il dividendo verrà posto in pagamento dal 24 maggio 2023, con stacco cedola il 22 maggio 2023.
L’assemblea ha inoltre confermato la nomina dei Consiglieri Francesco Renato Mele e Andrea Alghisi, cooptati dal Cda lo scorso ottobre, con scadenza il prossimo dicembre e ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie.

Attesa nel 2024 l’aggiudicazione di opere per circa 8 mld in Italia

Oltre il 60% dei nuovi ordini proviene dall’estero, in particolare dall’ Australia, in cui il Gruppo ha recentemente chiuso l’acquisizione di Clough, oltre che da Stati Uniti, Arabia Saudita e altri paesi dell’Europa. In Italia, gli ordini acquisiti e in corso di finalizzazione ammontano ad 4,1 miliardi relativi principalmente a progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: è attesa l’aggiudicazione entro i primi mesi del 2024 di ulteriori opere infrastrutturali finanziate dal PNRR per circa 8 miliardi. “Il mercato domestico continua ad offrire ottime opportunità per il Gruppo, che si fa anche forza trainante per l’intera filiera di 10.000 imprese coinvolte nella realizzazione dei 29 grandi progetti infrastrutturali in corso in Italia” osserva Webuild.

Nuovo contratto da 1,2 mld in Sicilia: Webuild guiderà il consorzio con una quota del 75%

Webuild ha inoltre annunciato oggi l’aggiudicazione in consorzio di un nuovo contratto in Sicilia del valore complessivo da 1,2 miliardi per il potenziamento dell’alta capacità ferroviaria sulla linea Palermo-Catania. Si tratta in particolare dell’aggiudicazione del Lotto 4A Caltanissetta Xirbi-Nuova Enna, commissionato da RFI (Gruppo FS Italiane) e inserito nel PNRR, che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di 27 km di nuova linea ferroviaria. Webuild guiderà, con una quota totale del 75%, il consorzio con Ghella (in quota al 25%).
Con questo nuovo contratto, diventano cinque i lotti che Webuild sta realizzando nel programma di rafforzamento della direttrice Palermo-Catania-Messina, per un valore complessivo dei contratti pari a circa 3,6 miliardi, con la previsione della creazione di 4.300 nuovi posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi e con il coinvolgimento finora di oltre 580 fornitori diretti, 50% provenienti da Sud Italia e isole.

Tra i futuri ordini c’è il Ponte di Messina: 11 mld di cui il 45% di pertinenza Webuild

Al totale di nuovi ordini acquisiti e in corso di finalizzazione da inizio anno da 11,4 miliardi, si aggiunge la previsione dei lavori relativi alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e delle connesse opere ferroviarie e stradali per un valore complessivo stimato in circa 11 miliardi (di cui il 45% di pertinenza del Gruppo). “Nel corso del 2023 sono state avviate una serie di iniziative legislative dal Governo volte a consentire la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e delle connesse opere ferroviarie e stradali” dice Webuild. “L’opera rappresenta un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del Sud Italia e per il completamento delle reti transeuropee di trasporto. Il progetto assegnato ad Eurolink, consorzio internazionale di cui Webuild è leader con una quota del 45%, dopo un lungo processo di gara internazionale, è un’opera altamente innovativa e sarà il più lungo ponte sospeso al mondo, con una lunghezza totale di 3.660 metri e una campata di 3.300 metri. L’importo complessivo dell’opera, che include la costruzione del Ponte, un complesso di opere di collegamento e potenziamento della rete stradale e ferroviaria sui versanti Sicilia e Calabria e un numero considerevole di interventi di riqualifica del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico, si stima in circa 11 miliardi”.

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