Topolinia e Paperopoli non conoscono crisi. Il gigante mondiale dei cartoon, Walt Disney, ha chiuso il primo trimestre fiscale con profitti in crescita del 12%. I business più redditizi però non sono i film d’animazione per le sale cinematografiche, ma i parchi tematici e la produzione televisiva.
Al 31 dicembre scorso, l’azienda californiana ha registrato un utile trimestrale di 1,46 miliardi di dollari (80 centesimi per azione), rispetto agli 1,3 miliardi di dollari (68 centesimi per azione) dell’anno precedente. Il dato registrato va al di là delle aspettative degli analisti di Wall Street, che avevano previsto un valore di 72 centesimi per azione.
I ricavi sono arrivati a quota 10,8 miliardi. Quelli della divisione Media Networks sono aumentati del 2,9%, mentre l’utile è cresciuto del 12%. Per quanto riguarda la divisione resort e parchi di divertimento, i ricavi hanno registrato un +10%, con una crescita del 18% dell’utile, grazie soprattutto all’aumento dei prezzi dei biglietti di Disneyland (in California) e Walt Disney World (in Florida), dove è anche aumentata la spesa dei visitatori per cibo e bevande.