Giornata di sole per i colossi di Wall Street. Tre dei più potenti giganti finanziari made in Usa – JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo – hanno pubblicato oggi, venerdì 14 luglio, i numeri di bilancio relativi al secondo trimestre dell’anno. I risultati sono positivi su tutta la linea: tutti e tre gli istituti hanno messo a segno risultati netti superiori alle previsioni degli analisti.
JPMORGAN: UTILE +13%, SOPRA LE ATTESE
Nel dettaglio, JP Morgan ha registrato un utile netto di 7,029 miliardi di dollari nel II trimestre, con un incremento del 13% rispetto al corrispondente periodo 2016 e in crescita del 9% rispetto al I trimestre di questo esercizio. L’utile netto per azione – precisa il gruppo – è migliorato del 17%, a 1,82 dollari. I risultati superano le previsioni degli analisti.
I ricavi netti sono saliti del 5%, a 26,4 miliardi di dollari, mentre il margine di interesse è aumentato dell’8%, a 12,5 miliardi di dollari, guidato dall’impatto dei tassi in crescita e dell’aumento dei prestiti. Le altre fonti di ricavi sono salite del 2%, a 13,9 miliardi, ricevendo un beneficio di 645 milioni legati a una transazione su un contenzioso legale.
Il presidente e Ceo del gruppo Jamie Dimon ha definito “molto solidi” i risultati del trimestre, annunciando l’intenzione di intensificare i piani di ritorno del capitale pur proseguendo negli investimenti sul business per ottenere una profittabilità di lungo termine.
CITIGROUP: UTILE -3%, MA SOPRA LE STIME
Situazione diversa in casa Citigroup, che nel secondo trimestre ha visto calare i profitti del 3% sulla scia del rallentamento delle attività di trading, che hanno risentito della minore volatilità dei mercati azionario e obbligazionario. La Banca di New York ha riportato un utile netto di 3,872 miliardi di dollari, 1,28 dollari per azione, contro i 3,998 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato è comunque molto superiore alle aspettative, considerato che gli analisti avevano previsto che l’utile si sarebbe fermato a 1,21 dollari per azione.
Quanto al fatturato, è salito da 17,548 miliardi a 17,901 miliardi, anche in questo caso meglio dei 17,367 miliardi attesi dagli analisti.
“Siamo chiaramente sulla via giusta per aumentare sia il ritorno sul capitale sia la restituzione di capitale agli investitori”, ha commentato l’amministratore delegato di JP Morgan, Michael Corbat.
ANCHE WELLS FARGO BATTE LE PREVISIONI: UTILE +5%
Infine, Wells Fargo. Nel secondo trimestre la terza maggiore banca americana per asset ha visto salire l’utile del 5%, battendo le previsioni degli analisti. Nei tre mesi a giugno, l’istituto di San Francisco ha riportato profitti per 5,81 miliardi di dollari (1,07 dollari per azione), contro i 5,558 miliardi (1,01 dollari per azione) dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli analisti avevano stimato profitti per azione per 1,01 dollari.
L’utile netto applicabile alle azioni ordinarie è salito del 4% a 5,404 miliardi di dollari. Il margine di intermediazione è rimasto sostanzialmente invariato a 22,169 miliardi di dollari, ma al di sotto dei 22,5 miliardi previsti dal consensus. I depositi medi sono saliti di 64,5 miliardi a 1.300 miliardi (+5%), mentre i prestiti medi totali sono saliti dell’1%, 6,1 miliardi, a 956,9 miliardi.