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Wall Street spinge l’Europa. Balzo di Telecom a Piazza Affari

Le Borse si avviano a Ferragosto in bellezza. Con la sesta seduta positiva nelle ultime sette giornate, le Borse europee oggi hanno recuperato per intero l’effetto Brexit (-11%). L’indice Stoxx 600 è tornato sui livelli del 23 giugno, il giorno del referendum inglese. A Milano l’FtseMib è salito oggi dell’1%, la Borsa di Parigi ha guadagnato lo 0,7%, Francoforte +0,8%.

Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso a 1,05%, dopo una puntata in giornata a 1,04%, nuovo minimo assoluto. A spingere i mercati è stata l’inversione di rotta del petrolio. Il Brent sale del 4% a 46 dollari al barile, Wti a 43 dollari (+3%) dopo un’intervista all’agenzia Dow Jones in cui Khalid al Falih, ministro del Petrolio di Riyad, ha detto che nel meeting dell’Opec in agenda in settembre in Algeria saranno discusse iniziative per stabilizzare il prezzo del greggio. Immediata la reazione dei titoli del settore. A Piazza Affari Eni ha guadagnato l’1,4%, Saipem +2,6%, Tenaris +0,8%. 

Avanzano anche le utility (+1% l’indice Stoxx) A Piazza Affari Enel è salita del’1,3%, Snam +1,2%. Negli Usa si è registrato un vero e proprio boom dei conti dei Big dello shopping, cosa che lascia ben sperare sull’andamento delle vendite al dettaglio, la statistica più importante della settimana in uscita domani.

Vola Macy’s +15% dopo risultati superiori alle attese. Ma la performance non impedisce al gruppo di chiudere il 14% dei negozi per aumentare la redditività. Anche Kohl’s, altra catena di grandi magazzini, sale del 15% dopo avere comunicato un utile per azione di 1,22 dollari (contro 1,03 dollari previsti). Il boom ha contagiato anche il colosso dell’e-commerce cinese Alibaba +5,7%: nel trimestre i ricavi sono cresciuti del 59%. A Wall Street salgono Chevron +0,4% e ConocoPhillips +0,7%.

A Milano si è risvegliata Telecom Italia +4,4%: Morgan Stanley ha alzato il target price a 1,05 euro da 1,0 euro, confermando la raccomandazione positiva Overweight. Intanto l’ad Flavio Cattaneo ha chiesto a Sky Italia di ridiscutere l’accordo siglato due anni fa: il gruppo telefonico chiede una revisione del minimo garantito annuo di nuovi clienti (65 mila nell’attuale contratto). Giova all’ex incumbent la nota con cui Palazzo Chigi ha comunicato che non si opporrà alla fusione fra Wind e 3Italia. Banche in ordine sparso: Unicredit guadagna il 2,1%, Intesa +1%, MontePaschi +0,2%. Scendono Mediobanca -1% e Pop.Milano -2,3%.

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