Dopo una mattinata di rialzi, a Wall Street alcuni dei maggiori indici sono risaliti fino ai massimi dal giugno del 2008. Prima insomma che il crollo di Lehman Brothers portasse all’esplosione della crisi globale. A circa 40 minuti dall’inizio delle contrattazioni, l’indice Dow Jones guadagna 44,46 punti, per un rialzo dello 0,34%, il Nasdaq sale di 13,65 punti (+0,46%) e lo Standard & Poor’s 500 guadagna 5,67 punti (+0,41%).
Fin qui la Borsa è stata sostenuta principalmente dal dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che il mese scorso sono cresciute al passo più rapido degli ultimi cinque mesi (+1,1%).
Il prosieguo della seduta sarà determinato dalle notizie in arrivo dalla Fed. Se è scontata la conferma del costo del denaro al livello corrente, vicinissimo allo zero, fra economisti e operatori continua a circolare incertezza su tempi e consistenza delle nuove misure di quantitative easing.
Intanto in Europa continuano ad attenuarsi le tensioni su debiti pubblici e titoli di Stato, che per mesi hanno frenato i mercati azionari, mentre dalla Germania arrivano segnali positivi come l’ultimo rialzo dell’indice Zew sulla fiducia nel settore finanziario.