WALL STREET SI RIALZA, MA TOKYO VA A PICCO
TELECOM, S&P TAGLIA IL RATING. RINVIO PER LA RETE
Il Toro del 2013 ha spalle robuste. La frana dei mercati è durata lo spazio di una seduta. Anche meno a Wall Street che, dopo un inizio negativo, ha recuperato terreno fino a chiudere quasi in pareggio pareggio: Dow Jones -0,08%, l’S&P -0,29% e il Nasdaq a -0,11%.
Brillano i titoli tech, trainati da Hewlett-Packard + 13%. In crescita il mercato immobiliare: a maggio le vendite di nuove case sono salite del 2,3%, i prezzi sono cresciuti dell’1,3%.
A Tokyo, però, il tracollo di giovedì (-7,3%) ha lasciato il segno. Nella prima parte della seduta l’indice Nikkei ha messo a segno un robusto recupero, fino al 2,7%. Ma, dopo la conferenza del governatore della Boj Kuroda, le vendite sono riprese. E così l’indice precipita fino al 3,3 per cento. Termina intorno alla parità.
La sensazione dei mercati è che Kuroda non abbia una strategia: nonostante l’iniezione massiccia di liquidità (19,4 miliardi di dollari) nella giornata di gioveìdì la Banca centrale non ha impedito il tracollo del mercato azionario ma, al contrario, ha provocato un forte rialzo dei rendimenti dei titoli pubblici e dello yen, ovvero l’opposto dell’obiettivo dichiarato.
La reazione al monito di Ben Bernanke sulla possibile frenata del Quantitative Easing conferma la fiducia dei mercati nell’azione della Fed. La Bank of Japan non ha invece superato la prova del fuoco. E l’Europa? The Economist fulmina i leader dell’Unione Europea con un lapidario “i sonnambuli”. Ovvero, è l’ora che i governi si sveglino, perché in questa fase “no news is bad news”.
IN EUROPA PIAZZA AFFARI PERDE PIU’DI TUTTI. RISALE LO SPREAD
Ribassi pesanti hanno investito ieri i listini del Vecchio Continente che hanno lasciato sul terreno 163 miliardi. Parigi, Francoforte e Londra hanno perso il 2,1%. L’Orso ha colpito in particolare i settori piu’ ciclici come le materie prime (-3,2% lo stoxx di settore), le auto (-3,2%) e le banche (-3%). A Parigi in coda al listino c’e’ l’auto con Renault (-3,6%) e ci sono le banche con SocGen (-3,8%). A Francoforte Commerzbank crolla del 6%, Allianz e Deutsche Bank cedono oltre il 3%. A Londra giu’ le materie prime con Antofagasta (-4,4%) e Rio Tinto (-4,2%).
Milano è stata la peggiore d’Europa chiudendo sui minimi a -3,06%, depressa dalle principali banche, e dai titoli industriali. Ma hanno chiuso con il segno negativo tutte le 40 blue chips di Pizza Affari.
Sul mercato dei titoli di Stato si registra la discesa del Btp a 10 anni, con il rendimento che è salito al 4,02% e lo spread in allargamento di 10 punti base a quota 257.
PROSEGUE LA GUERRA CAMFIN: TRONCHETTI SI DIMETTE DA GPI
Fra le banche, Unicredit è scesa del 3,9%. Stamattina l’amministratore delegato, Federico Ghizzoni, ha detto che l’andamento del secondo trimestre è in linea con quello del primo.
Intesa ha perso il 4,3%, MontePaschi-3,7%. Ubi -4,5%, Banco Popolare-4,1%. Forte ribasso anche di Mediobanca -4,8%.
Nel risparmio gestito Azimut è scesa del 2,9%, Mediolanum -4,1%.
Fra le assicurazioni, Generali è caduta in ribasso del 3,2%,Fondiaria-Sai -3,1%.
Fiat ha chiuso in ribasso del 4%. StM ha perso il 3,5%,Finmeccanica -3,3%.
Telecom Italia ha chiuso in calo dell’1,6%. Il cda di Telecom Italia ha deciso di aggiornarsi a una nuova riunione il prossimo 30 maggio per “assumere una decisione definitiva “sulla scorporo della rete. Standard&Poor’s intanto ha tagliato il rating di Telecom Italia da Bbb a Bbb-, l’ultima gradino prima di scendere al livello di “non investment grade”. “Prevediamo un continuo peggioramento dell’ebitda nel periodo 2013-2014, considerando la competizione in Italia sul mercato della telefonia mobile e il contesto economico”, spiegano gli esperti di Standard and Poor’s, secondo i quali l’andamento delle controllate sudamericane non sarà in grado di contrastare il peggioramento dei margini in Italia.
Pirelli -3,6%. Marco Tronchetti Provera si è dimesso dalla presidenza di Gpi, holding che controlla Camfin e a cascata Pirelli, a causa della prosecuzione del contenzioso con la famiglia Malacalza sul gruppo. Al posto di Marco e Ilaria Tronchetti Provera l’assemblea di Gpi, controllata dalla Mtp di Tronchetti, ha nominato due professionisti indipendenti, Mario Amoroso e Pietro Caliceti, una decisione “conseguente al rifiuto della proposta formulata ieri dalla Marco Tronchetti Provera Partecipazioni (Mtp) a Malacalza Investimenti e stante il contenzioso legale divenuto ormai permanente”.Malacalza replica che la prospettiva di un’Opa su Camfin ha cambiato la situazione “portando allo snaturamento della nostra attuale partecipazione in Camfin e di quella che dovrebbe esserci trasferita in adempimento delle vostre obbligazioni”.
Enel è scesa del 2,2%. Secondo indiscrezioni la società sta preparandosi ad emettere un bond idrido da 2 miliardi di euro. Eni -2,6%.
Chiusura negativa anche per Parmalat -0,1% per la quale si profila una revisione in senso favorevole del prezzo pagato per l’acquisizione di Lag.