A Wall Street Google viaggia in netta controtendenza dopo la pubblicazione dei conti 2013. Il titolo del colosso di Mountain View, quotato sul Nasdaq, ha iniziato la seduta con un rialzo del 3,76%.
A mercati chiusi l’azienda aveva comunicato di aver chiuso il 2013 con un fatturato superiore ai 50 miliardi di dollari, a quota 57,86, contro i 50,18 del 2012. Nell’ultimo trimestre le vendite sono state pari a 16,86 miliardi di dollari, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto è salito a 3,38 miliardi di dollari, dai 2,89 miliardi registrati nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2012.
Di tutt’altro segno la prima parte della seduta per i principali indici della Borsa americana. Il Dow Jones cede quasi 200 punti (-1,16%), a 15.661,93 punti, mentre il Nasdaq arretra dello 0,78%, a 4.089,36 punti, e lo S&P500 cede lo 0,90%, a 1.777,93 punti.
Pesano i problemi dei mercati valutari emergenti, con molti analisti che vedono un rischio di contagio anche alle economie avanzate. Nonostante Goldman Sachs ritenga che si tratti di un timore sostanzialmente infondato, il nervosismo è palpabile e i listini ne risentono.