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Wall Street rilancia le Borse d’Europa: Piazza Affari guadagna

Colpo di reni di Piazza Affari nel pomeriggio dove il Ftse Mib è trainato al rialzo dai rimbalzi di Salvatore Ferragamo +6,61% e Telecom Italia +4,54%. Bene anche Prysmian +4,41%, Diasorin + 3,48%e Impregilo +3,35%all’indomani del primo round tra Salini e Gavio. L’indice azzera il rosso e chiude in rialzo a + 0,96% dopo una mattinata difficile segnata dall’effetto Moody’s. L’agenzia di rating nella notte ha tagliato di due gradini il debito dell’Italia, tra le polemiche ddi imprenditori e associazioni italiane e della stessa Unione europea. L’indice Star chiude a + 1,46%.

La scure di Moody’s non ha però colpito l’asta Btp a 3 anni della mattina: il Tesoro ha venduto titoli con scadenza luglio 2015 per complessivi 3,5 miliardi, massimo ammontare prefissato e i tassi sono scesi al 4,65% dal 5,30% dell’analoga asta di giugno. In agitazione invece lo spread che è salito fino a 485 punti dai 466 dell’apertura per poi ripiegare leggermente a quota 479,5 e rendimento sopra il 6% a 6,05%. Ma la fuga verso porti considerati sicuri non si è arrestata: è sceso sotto lo zero per la prima volta nella storia il rendimento dei titoli di Stato a due anni di Olanda e Austria. Dopo l’asta si allenta la pressione sull’euro e il cambio euro dollaro sale dello 0,25% a 1,2233. In rialzo dello 0,84% il petrolio Wti a 86,80 dollari al barile.

Le Borse europee guardano però oggi con fiducia ai dati Usa, alle trimestrali americane e alla Cina. Se Piazza Affari riprende quota, le altre principali piazze ampliano sul finale i rialzi della mattinata: Francoforte corre con un +2,15%, Parigi +1,46% e Londra +1,03%. A Wall Street il Dow Jones alla chiusura europea sale dell’1,33% e il Nasdaq dell’1,01%.

Negli Stati Uniti fanno meglio delle attese i prezzi alla produzione che sono cresciuti in giugno dello 0,1% a fronte di attese da parte degli analisti di una flessione dello 0,3%. Non brilla invece il dato sulla fiducia dei consumatori: l’indice del Michigan è calato a 72 punti nel mese di luglio dai 73,2 punti di giugno. Le attese erano per un lieve rialzo a 73,5 punti. Il dato si è invece portato sui minimi da dicembre. Bene le trimestrali di Well Fargo che registra un utile superiore alle attese grazie alle entrate da mutui, Jp Morgan sale del 4% dopo i conti con profitti di oltre 4 miliardi nonostante le perdite da trading di 4,4 miliardi legato allo scandalo della Balena di Londra.

Il trader ha lasciato la banca e dovrà restituire i bonus e la liquidazione. Per il boss Dimon gran parte del problema è alle spalle e la banca ha vietato di operare sui derivati che hanno causato le perdite. Pesante invece colosso Usa delle stampanti Lexmark dopo avere annunciato il taglio delle stime sui risultati del secondo trimestre e che le prospettive di miglioramento nella seconda parte dell’anno sono limitate per una debolezza della domanda superiore alle attese, soprattutto in Europa, e un impatto sfavorevole sul fronte tassi.

I mercati guardano anche a possibili nuovi interventi a sostegno della Crescita dopo che la Cina ha archiviato un pil in crescita del 7,6%, il rialzo più debole degli ultimi tre anni anche se in linea con le attese.

A Milano perde terreno Fiat che scende del 3,33% penalizzata dai ribassi di Peugeot. Sul gruppo francese è caduta la scure di diversi analisti che hanno tagliato il target price dopo l’annuncio della ristrutturazione di ieri. In fondo al Ftse Mib gli altri titoli segnano perdite sotto l’1%: Pirelli -0,69%, Enel Green Power -0,95%, Stm -0,36%. Unicredit cede lo 0,59%. Contrastato il comparto bancario: Intesa scivola dello 0,20%, Bpm -0,25% mentre Mps +2,76%, Banco popolare +0,76%, Ubi +0,43% Sospesa per eccesso di ribasso Fonsai che chiude in calo del 18,48% alla vigilia dell’aumento di caspitale di lunedì a forte sconto. Oggi è stato firmato il contratto con il consorzio di garanzia con le banche. Unipol, anch’essa alla vigilia dell’aumento in partenza lunedì, cade del 7,82%. Nel prospetto sull’aumento si legge che sui titoli strutturati de gruppo sono “in corso approfondimenti da parte della Consob, anche in ordine alla regolarità contabile dei dati comunicati” da Unipol. Positiva invece Premafin a + 5,65%. BbBiotec ha respinto la proposta di ristrutturazione avanzata dal gruppo Vontobel che puntava a trasformare l’azienda dalla sua attuale forma di società d’investimento quotata in Borsa in un fondo d’investimento non quotato mediante un’offerta pubblica di trasformazione.

BB Biotech asale del 6,95%.

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Categories: Finanza e Mercati