La notizia della morte del dottor Li Wenliang, 34 anni, il primo a lanciare inascoltato (e punito) l’allarme sul coronavirus, ha frenato l’euforia dei mercati finanziari asiatici. Chiudono così in rosso Tokyo (-0,7%), il Kospi coreano (-0,6%) e i listini cinesi: Hong Kong -0,6% e Shanghai -0,1%, l’unica piazza a non aver recuperato del tutto le perdite accusate lunedì alla riapertura dei listini. Lo yuan, salito negli ultimi tre giorni, torna ad indebolirsi sul dollaro, a 6,98. Risale invece lo yen, a 109,90, da 109,99 di ieri. Finora il virus ha ucciso 636 persone mentre i contagiati sono saliti a 31.161 nella sola China.
UNA FABBRICA FCA RISCHIA LO STOP DA VIRUS
Intanto, cominciano a farsi sentire le conseguenze del lungo stop dell’attività della Cina, la “fabbrica del mondo”. Ieri Mike Manley, ceo di Fiat Chrysler, ha detto che un impianto europeo del gruppo rischia di fermarsi per la mancanza di componenti.
Ma l’emergenza non ha impedito al Toro di mietere nuovi, straordinari record sia in Usa che in Europa.
OGGI I DATI SUL LAVORO USA, TWITTER SUPERSTAR (+15%)
Wall Street ha messo a segno nuovi primati per il quarto giorno di fila: Dow Jones e S&P 500 entrambi + 0,3%, Nasdaq +0,67%. A sostenere la festa oggi arriveranno i dati sull’occupazione Usa, in uscita alle 14.30, che potrebbero fornire nuovo alimento al rialzo dei mercati. In gennaio la variazione dei salariati, escluso il settore agricolo, dovrebbe essere positiva per 165.000 unità, da 145.000 di dicembre. La paga oraria dovrebbe essere salita dello 0,3% mese su mese.
Il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, ha detto che il contesto macroeconomico è tale da non prevedere mutamenti di rotta da parte della banca centrale.
Vola Twitter (+15%). Il social media preferito da Donald Trump, reduce dalla “miglior settimana della sua presidenza” (giudizio del Financial Times), ha messo a segno per la prima volta più di un miliardo di dollari di ricavi in un trimestre.
ELLIOTT ENTRA IN SOFTBANK, RIMBALZINO PER IL PETROLIO
Elliott management, il fondo proprietario del Milan, ha acquistato una quota del 2,5% in Softbank, il colosso di Masayoshi Son.
Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,3% a 55,1 dollari il barile, dal -0,6% di ieri. A meno di clamorosi recuperi nel corso delle prossime ore, la settimana dovrebbe chiudersi in ribasso: sarebbe la quinta con il segno meno.
Ieri i consulenti ed i tecnici dell’Opec hanno raccomandato ai membri del cartello allargato una temporanea riduzione della produzione: lo schieramento guidato dall’Arabia Saudita sarebbe propenso ad accogliere l’indicazione, mentre la Russia frena e chiede tempo per vedere come si evolve la situazione sanitaria in Cina.
Saipem si è aggiudicata alcuni nuovi contratti in vari paesi del mondo per un valore complessivo di oltre 500 milioni di dollari.
APERTURA STAMANE POCO SOTTO LA PARITÀ
Euro dollaro poco mosso a 1,098.
I future sulle borse europee anticipano un avvio poco sotto la parità. Milano riparte dai massimi degli ultimi 21 mesi. Anche gli altri listini hanno chiuso in terreno positivo, nonostante il mezzo passo falso della Germania: gli ordini all’industria hanno registrato a dicembre un calo a sorpresa legato alla debolezza della domanda da parte di altri Paesi della zona euro: -2,1%.
LAGARDE METTE IN GUARDIA L’EUROPA
Ma da allora la situazione è cambiata, ha ammonito Christine Lagarde: “Mentre le incertezze relative all’economia globale restano elevate, quelle collegate alle tensioni commerciali tra Usa e Cina si stanno riducendo”, ha detto Lagarde parlando a una commissione del Parlamento europeo. Ma ha aggiunto che “alcuni rischi sono ancora presenti, mentre altri – come l’incertezza legata all’impatto del coronavirus – rappresentano nuove fonti di preoccupazione”.
MILANO RECORD, DEUTSCHE BANK ALLE STELLE
Le trimestrali hanno dato una spinta al listino di Milano: +1,05% a 24.490 punti, miglior piazza europea.
Positivi ma meno tonici gli altri mercati: Madrid +0,87%; Londra +0,32%.
Parigi +0,88%: corre SocGen (+1%), che nel quarto trimestre ha segnato un utile netto di 654 milioni di euro (-4,6%), con un margine di intermediazione in crescita a 6,2 miliardi (+4,8%).
A Francoforte (+0,69%) ha preso il volo Deutsche Bank (+12,48%), sostenuta dagli acquisti del gestore Usa Capital Group.
OBBLIGAZIONI IN FRENATA, BOOM DEI TITOLI GRECI
Nel mondo delle obbligazioni sono in corso moderate prese di profitto. Rendimento del Bund decennale a -0,35% da -0,44%. Il secondario italiano fa meglio dei bond euro e termina la seduta con rendimenti stabili, in un mercato penalizzato dal ritorno della propensione al rischio.
Il tasso del Btp decennale di riferimento è invariato rispetto al finale di seduta di ieri a 0,97%. In controtendenza il tasso del 10 anni greco, che ha toccato un nuovo minimo record a 1,143%.
BANCHE SUPERSTAR. CEDOLA RECORD PER UNICREDIT (+8,15%)
Settore bancario in grande evidenza. L’indice Ftse delle banche italiane accelera in rialzo del +3,8% e si spinge sui massimi dal settembre 2018 grazie anche alla trimestrale sopra le attese di Unicredit (+8,15%). Per il 2020, sono previsti per la banca ricavi pari a 18,2 miliardi, con utile netto sottostante a 4,3 miliardi e Rote pari all’8%. È in programma un buyback da 500 milioni di euro. Il dividendo, pari a 0,63 euro per azione proposto per il 2019, è previsto in pagamento ad aprile 2020. L’anno scorso il dividendo è stato pari a 0,27 euro. Credit Suisse ha ribadito la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 14,8 euro sul titolo, mentre Goldman Sachs ha confermato la banca nella propria Conviction List Buy dopo la conference call.
IN VOLO BPER E BPM, FRENA SOLO MEDIOBANCA
Anche Bper Banca (+3%) si è messa in luce dopo i conti: Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 4,4 a 4,9 euro, confermando la raccomandazione buy dopo i conti 2019. In rally anche Banco Bpm (+4,3%). Creval avanza del 7%.
In controtendenza Mediobanca (-1,59%), che pure ha battuto le attese del consenso sia sul trimestre che sul secondo semestre dell’anno.
Sale invece Generali (+1,3%), di cui Piazzetta Cuccia è uno degli azionisti di riferimento.
L’AMERICA SPINGE GLI UTILI DI FIAT CHRYSLER
Spumeggiante dopo i conti, Fiat Chrysler chiude a +0,81% nel giorno della trimestrale. I dati segnalano un utile operativo rettificato di 2,1 miliardi di euro, in rialzo del 16% anno su anno ed in linea con le aspettative del consensus. Il margine è 7,1%. Free cash flow industriale pari a 1,5 miliardi di euro. Pressoché tutto il risultato arriva dal Nord America grazie al successo dei pick up.
Il gruppo automotive chiude il 2019 con 6,7 miliardi di euro di utile operativo rettificato, +6% anno su anno, con un margine del 6,2% (+10 punti base). La società conferma i target sul 2020 forniti in ottobre. In linea con la tabella di marcia per la fusione con Psa. Ebit (utile operativo) superiore a sette miliardi di euro. Free cash flow industriale superiore a due miliardi. Ferrari -1,1%. Exor+2,5%.
ENEL, SALGONO RICAVI E MARGINI
Stamane sono usciti anche i conti di Enel, ieri +0,74%. I ricavi ammontano a 80,3 miliardi di euro, in aumento di 4,6 miliardi di euro (+6,1%) rispetto ai 75,7 miliardi di euro realizzati nel 2018. L’Ebitda ordinario ammonta a 17,9 miliardi di euro, in crescita del 10,5% rispetto ai 16,2 miliardi di euro del 2018. L’Ebitda (margine operativo lordo), che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 17,7 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro nel 2018, +8,6%) e presenta un andamento positivo, sostanzialmente in linea con quello dell’Ebitda ordinario. L’Indebitamento finanziario netto a fine 2019 è pari a 45,2 miliardi di euro, in aumento del 10,0% rispetto ai 41,1 miliardi di euro rilevati a fine dicembre 2018.
Technogym -2,7%. L’azionista Wellness Holdings ha collocato il 5% circa del capitale attraverso un accelerated bookbuilding a 11,45 euro per azione.
Atlantia-0,22%. Il gruppo Benetton ha interrotto i rapporti professionali con il fotografo Oliviero Toscani dopo le sue dichiarazioni sul crollo del ponte Morandi di Genova. Il fotografo aveva dichiarato in radio: “Ma a chi interessa che caschi un ponte?”.