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Wall Street rallenta le Borse ma a Milano banche e Fca corrono

FIRSTonline

I listini europei chiudono contrastati una seduta altalenante, cui si accompagna, nel pomeriggio, la volatilità di Wall Street. Invariata Francoforte; Parigi cede lo 0,1%; Madrid +0,5%;  Londra -0,03%.

Piazza Affari, dopo vari alti e bassi, mette a segno un guadagno dello 0,26%, portandosi a 21.194 punti. Sostengono il listino le banche e Fca, ancora al centro di un balletto di pretendenti. Le vendite travolgono invece Stm, -6,54%, in seguito al profit warning di Infineon (-5,87% a Francoforte). In calo Amplifon -2,01%; Tenaris -1,71%; Leonardo -1,27%.

Perde leggermente quota l’obbligazionario, dopo un brusco ampliamento delle spread in mattinata, in corrispondenza dell’asta del Bund a 10 anni a tassi negativi per la prima volta dal 2016. Il differenziale però alla fine rientra a 251.60 punti base (+0,6%) e il rendimento del decennale italiano è in leggero calo al 2,44%. Sul primario il Tesoro ha registrato il tutto esaurito nell’asta di Bot semestrali per 6 miliardi, con yield in calo. 

Mario Draghi, la Brexit, i colloqui Usa-Cina, le previsioni al ribasso per l’Italia nel 2019 di Confindustria e Prometeia, sono alcuni dei tanti input che oggi “disorientano” gli investitori. Il presidente della Bce, in un intervento a Francoforte parla di rischi ancora orientati al ribasso per l’economia della zona euro. Per questo motivo “la nostra politica monetaria rimarrà accomodante e risponderà a qualsiasi cambiamento nelle prospettive d’inflazione”. In sostanza la banca centrale potrebbe rinviare ulteriormente un eventuale rialzo dei tassi di interesse. Con le parole del governatore le borse europee girano in calo, ma poi recuperano grazie agli acquisti sui titoli bancari a seguito di un’indiscrezione di Reuters. Secondo l’agenzia di stampa la Bce avrebbe allo studio delle opzioni per ridurre gli oneri sulla liquidità in eccesso agli istituti di credito, allo scopo di alleggerire gli effetti della politica ultra accomodante sui loro bilanci.

In questa prospettiva Unicredit (+2,74%), Banco Bpm (+2,65%), Mediobanca (+2,06%)  mettono a segno alcune delle performance migliori del listino milanese. Resta in evidenza Fca (+2,61%), che secondo il Financial Times è nel mirino anche di Renault

L’euro oggi s’indebolisce nei confronti delle principali valute. Il cross con il dollaro si muove in zona 1,124; il cambio con la sterlina è in area  0,851.

Fra le materie prime il petrolio risente del dato settimanale sulle scorte Usa, inaspettatamente in aumento: Wti -0,98%, 59,35 dollari al barile; Brent, -0,47%, 67,65 dollari al barile.

L’oro perde terreno e attualmente è a 1311,1 dollari l’oncia (-0,41%).

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