Gli Stati Uniti ridanno fiato ai mercati internazionali. Dopo ore d’incertezza sulle Borse europee, nel primo pomeriggio i dati sul mercato del lavoro americano hanno spinto gli indici europei al rialzo: Londra +0,75%, Parigi +0,80%, Francoforte +0,97%. Positiva anche Piazza Affari, che chiude in progresso dello 0,73% una settimana costellata da segni meno. L’euro sale a 1,3693 dollari, mentre lo spread segna un leggerissimo calo a quota 235 punti base.
A novembre le aziende americane hanno creato 203mila posti di lavoro: un numero molto superiore a quello previsto dagli analisti (180mila). Il dipartimento del Lavoro di Washington, inoltre, ha comunicato che il tasso di disoccupazione è calato al 7% (dal 7,3% del mese precedente), al minimo da cinque anni. Anche in questo caso il dato è migliore delle previsioni: la stima era di un calo al 7,2%. Secondo alcuni operatori, questi dati – benché positivi – non dovrebbero indurre la Federal Reserve ad avviare il tapering già in occasione del Fomc di dicembre.
In scia a queste valutazioni, a Wall Street il Dow Jones viaggia in territorio positivo, arginando per il momento l’emorragia di cinque sedute consecutive in ribasso. Sopra la parità anche il Nasdaq.
A Piazza Affari i titoli migliori della giornata sono Buzzi Unicem (+3,54%) e Prysmian (+2,76%), spinta dal giudizio positivo di Morgan Stanley, che ha rialzato la valutazione sul titolo a “overweight”, fissando il nuovo target price a 22 euro. Pirelli ha guadagnato il 2,29%, dopo che questa mattina la Malacalza Investimenti ha annunciato la nomina di un nuovo consulente “nell’ottica della migliore gestione della partecipazione detenuta in Pirelli & C.”, pari al 7%: si tratta di Francesco Gori, ex manager del gruppo di pneumatici.
Fra le altre azioni che si sono distinte figurano Banco Popolare (2,72%) e Fonsai (+2,17%). Ben intonati anche gli altri bancari: Intesa (+1,68%), Unicredit (+1,48%), Mediobanca (2,02%), Ubi (-0,72%). Ancora molto male solo Mps (-2,98%), che incassa il taglio del target price da Goldman Sachs e si piazza in fondo al Ftse Mib. Nelle ultime due settimane, sui timori per l’effetto diluitivo dell’aumento da 3 miliardi, Montepaschi ha ceduto circa il 25%. Nei giorni scorsi Exane aveva tagliato il prezzo obiettivo a 0,11 euro.
In rosso anche Stm (-1,34%), Tod’s (-1,71%) e Autogrill (-1,91%).
Quanto a Parmalat (+1,38%), oggi il Cda ha deciso di modificare al ribasso la guidance 2013: a tassi di cambio e perimetro costanti ed escluso l’effetto dell’iperinflazione, ora si stima una crescita dell’Ebitda pari a circa il 2% rispetto al 2012.