I guru del mercato obbligazionario, da Jeff Gundlach a Ralph Datlio, suggeriscono cautela: gli effetti dei prossimi rialzi dei tassi non saranno indolori. Intanto Bridgewater aumenta la sua puntata contro l’Europa. Ieri pomeriggio Bloomberg ha scritto che 22 miliardi di euro sono ora investiti in strumenti short sulle principali società europee, 3 miliardi sono contro l’Italia.
Ma i mercati per ora non si curano di queste nuvole. Anzi, come dimostrano i cinque rialzi consecutivi di Wall Street, la correzione dei listini è già archiviata. Del resto, come nota Alessandro Fugnoli, “se il mondo vuole crescere a tutti i costi, allora crescerà a tutti i costi”, dando mandato ai banchieri centrali di fare quel che possono per evitare l’arrivo di una nuova recessione.
KURODA CONFERMATO ALLA GUIDA DELLA BOJ
In tal senso si può leggere la conferma alla guida della Bank of Japan di Haruhiko Kuroda, il pioniere del Quantitative Easing, teorico dei tassi sotto zero. La Borsa del Giappone festeggia con un rialzo dell’1,2% nonostante il nuovo rialzo dello yen, ai massimi da 15 mesi sul dollaro (-2,9%) in settimana.
Anche l’euro si spinge stamattina sui massimi dal dicembre del 2014 a 1,255 sulla valuta Usa (+ 2,4% nella settimana). A penalizzare il dollaro è l’attesa di molte emissioni del Tesoro Usa necessarie per finanziare il deficit in crescita dopo le tante decisioni di spesa. Ma è evidente che l’amministrazione Trump non è preoccupata per la pressione sui bond: il Treasury decennale è sui massimi al 2,90%. Il trentennale tratta al 3,16%. Il biennale, il più sensibile al rialzo dei tassi, a 2,19%.
WARREN BUFFETT DA’ LA CARICA A APPLE
Wall Street, intanto ha ripreso a macinare primati. Il Dow Jones ha messo a segno un rialzo dell’1,23%, S&P 500 +1,21%. In grande spolvero il Nasdaq +1,58%.
A dar la carica è stato Warren Buffett: la notizia dei nuovi acquisti di Berkshire Hathaway hanno dato la carica a Apple +3,36%. Ancor più euforica, dopo i conti, Cisco +4,73% premiata dai numeri e dalla prospettiva di un ingresso energico sul fronte del software.
In discesa solo il settore energia, frenato dal calo del petrolio, a causa dell’aumento della produzione Usa, che potrebbe ostacolare gli sforzi dell’Opec. Il Brent perde l’1,2% e scende a 63,58 dollari al barile, mentre il Wti, per un attimo, scivola sotto i 60 dollari.
Eni, dopo un avvio lanciato in Piazza Affari, ha limitato il rialzo al 0,49% in attesa della conference call sui risultati di stamane.
Due buone notizie per Saipem +1,1%: la chiusura del contenzioso con l’algerino Sonatrach e la firma in Oman di un contratto (valore 750 milioni di dollari). Maire Tecnimont +1,5% ha annunciato una commessa all’interno di un impianto di Gazprom per un importo di 215 milioni
Avanza anche Tenaris +0,5%.
EUROPA, APERTURA IN RIALZO. MILANO 0,28%
Giornata a due volti per i mercati europei. All’euforia iniziale ha fatto seguito una maggior cautela nel finale. I futures segnalano un’apertura in rialzo.
- A fine seduta la Borsa di Milano ha limitato il rialzo allo 0,28% quota 22.495 punti, dopo aver toccato nel corso della seduta un massimo oltre 22.700.
- Grazie alla performance di Airbus +10,28% trainata dai conti e dalle commesse nel Golfo (frutto del pressing di Emmanuel Macron) la Borsa di Parigi chiude con un guadagno dell’1,11%.
- Piatta Francoforte, +0,06%; bene Madrid +0,3% e Londra +0,29%.
BILANCIA COMMERCIALE, ITALIA TERZA NELLA UE
Nel 2017 il surplus della bilancia commerciale italiana si è leggermente ridotto alla luce di un aumento più consistente delle importazioni rispetto all‘export, restando comunque il terzo saldo positivo più alto all‘interno dell‘Unione europea. L‘Italia ha infatti chiuso l‘anno scorso con un saldo positivo di 47,5 miliardi di euro da 49,6 miliardi di euro del 2016. Il surplus resta dunque il terzo più alto all‘interno dell‘Unione europea, dopo quello tedesco di 249 miliardi di euro e quello olandese, pari a 70 miliardi di euro.
ANCORA GIU’ LO SPREAD A 130 PUNTI. BRILLA LA SPAGNA
- Il secondario italiano ha chiuso in rialzo una seduta caratterizzata dalla debolezza del Bund e dall’offerta di Spagna e Francia.
- Lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 130.00 punti (-1,89%); il rendimento del Btp è 2,07%.
- Il mercato è stato soggetto a una discreta volatilità, specie per quanto riguarda il Bund.
- La Francia ha collocato stamane quasi 8 miliardi di euro,la Spagna ha invece assegnato 4,5 miliardi di euro con tassi in rialzo. I titoli spagnoli sulla parte più lunga della curva continuano a sovraperformare il resto.
DEBITO AL 131,6%. EUROSTAT FA LE PULCI SU VENETO BANCA
I dati diffusi da Bankitalia mostrano che il debito a fine dicembre ha raggiunto quota 2.256,1 miliardi, quasi 3 miliardi in meno rispetto ai 2.258,8 indicati nel Documento programmatico di bilancio (Dpb). Il governo ha previsto che il debito si attesti al 131,6% del Pil nel 2017, tornando a scendere su base annua dopo un primo calo avvenuto nel 2015. Il dato di consuntivo sarà diffuso a inizio marzo dall‘istituto di statistica. La dinamica del debito rischia tuttavia di rivelarsi meno favorevole del previsto per i dubbi di Eurostat sul salvataggio di Popolare Vicenza e Veneto Banca.
OTTO STILISTI PER MONCLER, LA STAR DI GIORNATA
La stella più brillante di Piazza Affari è stata Moncler +4,11% a 28,34 euro, nuovo record. L’ad Remo Ruffini ha presentato il progetto Genius che prevede la collaborazione con otto creativi, chiamati a interpretare il marchio ciascuno a proprio modo. Sale l’attesa per il Capital Market Day del 27 febbraio, occasione in cui la società potrebbe dare maggiori dettagli sulla strategia. C’è ottimismo anche sui risultati di bilancio che verranno annunciati il prossimo 26 febbraio. Mediobanca ha rafforzato la raccomandazione sul titolo a Outperform da Neutral, alzando il target price a 30,40 euro da 26,20 euro.
Bene anche gli altri titoli del lusso: Ferragamo +1,55%, Luxottica +0,32% .
FERRARI TORNA A CORRERE, JEEP SOSTIENE FCA
Tra gli industriali spicca il balzo di Ferrari +2,6% a 103,5 euro. Il titolo si avvicina ai suoi massimi (105,3 euro). Fiat Chrysler +0,6%; le vendite in Europa a gennaio sono state inferiori alla media, ma con un mix migliore. Crescono Alfa Romeo + 24,4% e Jeep +68,1%. Rallenta ancora il marchio Fiat –5,8%.
Leonardo +1,4%. L’ad Alessandro Profumo ha escluso operazioni sul capitale, l’azienda opererà solo sul mercato del debito.
PIATTA ENEL DOPO I CONTI. UN PUNTO PER ATLANTIA IN SPAGNA
Poco mosse le utility. Enel +0,3% dopo la presentazione dei conti. Il 2017 si è chiuso con 74,7 miliardi di ricavi, in crescita del 5,8% annuo con un Ebitda ordinario di 15,6 miliardi, allineato al target. L’ad Francesco Starace ha detto che questi risultati permettono di confermare i target previsti dal piano per quest’anno.
Poco sotto la parità Telecom -0,03%. Le offerte arrivate per Persidera sono inferiori al previsto.
Più vivace Atlantia +1,3%: la Caixa, sostiene El Confidential, sembra propenza sostenere l’offerta presentata dal gruppo italiano su Abertis.
Da segnalare ancor il ribasso di Campari -1,13% dopo che JP Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 6 euro da 6,30%.
Tra i titoli minori spiccano i progressi di Cementir +5,6%. Il gruppo ha annunciato di essere salita al 63% della società Usa Lehigh White Cement Company e ha detto di aver chiuso il 2017 con ricavi a 1.140,0 milioni (+10,9% su anno) e un Mol a 224,2 milioni (+13,3%).
TONFO DI CREVAL, PRESTITO IN YEN PER INTESA
Debole ieri il comparto bancario: l’indice italiano è sceso dello 0,35%, in controtendenza rispetto allo Stoxx europeo di settore (+0,48%). Tra i titoli dell‘indice principale, è soprattutto Banco Bpm a essere colpito dalle vendite (-1,75%). In controtendenza Mediobanca +1,42%.
Intesa -0,1% prepara l’emissione di un prestito obbligazionario in yen nell’ambito del suo programma di emissioni a medio termine da 70 miliardi di euro.
Il Creval ha perso il 12,78%, dopo la comunicazione del prezzo dell‘aumento di capitale iperdiluitivo a 10 centesimi per azione.