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Wall Street cancella l’Orso, ma il rally è solo delle Top-5

La Borsa americana chiude la stagione dei ribassi aperta dalla pandemia a marzo ma non è mai stata così lontana dall’economia reale – Volano sempre le solite big: Amazon, Apple, Facebook, Microsoft e Alphabet. Sono loro che fanno il mercato

Wall Street cancella l’Orso, ma il rally è solo delle Top-5

Mai così lontane Borsa ed economia reale. Wall Street ieri ha messo a segno un nuovo rialzo, forse il più significativo: l’indice S&P 500 è salito dello 0,23%, a 3,389 punti, oltre il livello toccato prima della pandemia. Si è così ufficialmente chiuso il Bear Market più breve della storia, che aveva preso il via il 23 marzo scorso. Un segnale dell’ottimismo che attraversa il mercato, per niente turbato per ora dalla prospettiva della battaglia elettorale: il 79 % degli operatori, secondo un sondaggio di Bank of America, prevede la ripresa. Ma, al di là di questi numeri, la realtà appare diversa. Il rally del Toro riguarda solo le Top Five, ovvero Amazon, Apple, Facebook, Microsoft e Alphabet. Che da sole pesano più del 20% del listino. Se si prescinde da questi giganti, la realtà è ben diversa: solo il 40% dei titoli è sopra i prezzi di marzo, la media dei prezzi è sotto del 7%, a conferma che l’economia reale continua a soffrire, nonostante i sostegni elargiti dai governi.

IL TIFONE PARALIZZA HONG KONG

Il doppio record di Wall Street (nuovo massimo anche per il Nasdaq) ha avuto un effetto limitato in Asia anche perché, a causa di un tifone, non ci sono stati scambi per tutta la notte a Hong Kong: l’Hang Seng perde lo 0,4%.

TOKYO SALE: POSITIVI I COMMERCI CON PECHINO

La Borsa di Tokyo è in moderato rialzo dopo la pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e sull’andamento dell’industria manifatturiera. Il Nikkei guadagna lo 0,2%. Le esportazioni sono scese a luglio del 19,2%, un mezzo disastro. Ma il consensus si aspettava ancora peggio (-29%). Inoltre, per la prima volta da sette mesi, è tornato in positivo l’export verso la Cina. Del tutto negativo il dato sugli ordini di macchinari, scesi del 7,6% in luglio rispetto al mese precedente: gli economisti si aspettavano un incremento del 2%.

In Asia, salgono anche le Borse della Corea del Sud e dell’Australia; in calo lo Shanghai Composite.

OGGI LE MINUTE DELLA FED, VENDITE BOOM DI WALMART

I future di Wall Street sono stamane in lieve rialzo in attesa della pubblicazione stasera dei verbali dell’ultima riunione della Fed. Riprendono intanto vigore le obbligazioni: il Treasury Note a dieci anni è a 0,66%.

Poco mossa Walmart, nonostante gli ottimi risultati: nel secondo trimestre dell’anno gli utili sono saliti quasi a 6,5 miliardi di dollari grazie a un raddoppio delle vendite tramite e-commerce e una crescita di oltre il 9% di quelle in negozio.

L’euro dollaro sale per il settimo giorno consecutivo a 1,193, sui massimi dal maggio del 2018. Da metà marzo la valuta unica ha guadagnato quasi il 12%. JP Morgan invece ritiene che lo spostamento da dollaro ad euro da parte dei gestori andrà avanti per altri mesi ma lo spazio per ulteriori apprezzamenti è modesto, in quanto il target per fine anno è 1,20.

L’ORO RISALEOLTRE QUOTA 2 MILA POI RITRACCIA

L’oro è tornato ieri sopra quota duemila dollari, ma stanotte ha invertito la rotta e stamattina tratta a 1.993 dollari, in calo dello 0,5%.

Petrolio WTI a 42,6 dollari il barile, in calo dello 0,6%. La scorsa settimana, le scorte di benzina degli Stati Uniti hanno registrato un incremento di cinque milioni di barili, il più ampio da aprile.

DRAGHI: SOS PER I GIOVANI, BASTA DEBITI “CATTIVI”

In Italia ha tenuto banco il ritorno sulla scena Mario Draghi. L’ex presidente della Bce, intervenuto a Rimini all’apertura del meeting di Cl, ha infatti sottolineato che la pandemia ha incrementato il rischio di distruzione del bene più prezioso, il capitale umano, come non accadeva dal conflitto mondiale, pertanto la ricostruzione dovrà concentrarsi su coloro che si troveranno a dover ripagare il debito senza precedenti accumulato quest’anno. “È perciò nostro dovere dotare i giovani dei mezzi per sanare tale debito”, a partire da quello “cattivo”, cioè improduttivo, da contrapporre a quello “buono”, legato ad investimenti e istruzione.

ANGELA MERKEL MINACCIA NUOVE CHIUSURE

Ribasso targato Angela Merkel ieri per i listini europei. I mercati hanno perso spinta dopo le dichiarazioni di Angela Merkel sulla pandemia. Nel suo intervento a Düsseldorf, la cancelliera ha detto che la risalita dei contagi in Germania non può essere accettata e deve essere fermata in tutti i modi, anche attraverso nuove chiusure delle attività. L’allarme lanciato dalla Cancelliera non ha frenato la corsa dell’euro sul dollaro, salito dello 0,5%, a 1,193, massimo dal maggio del 2018.

PIAZZA AFFARI FRENA DOPO LA CANCELLIERA

Piazza Affari torna a scendere in una seduta erratica, segnata da scambi sottili. L’indice (-0,39%) si muove a 19.845 punti: nel corso della mattinata si era spinto fino a 20.160 punti, in rialzo dello 0,8%.

In rosso le altre piazze: Parigi cede lo 0,68%. Lagardère lascia sul terreno il 3,7% sotto la pressione di Vivendi e Amber Capital. Madrid -0,66%. Più resistente Francoforte (-0,30%).

In controtendenza Zurigo (-0,3%). La svizzera Geberit, che si occupa di produzione e fornitura di materiale idraulico, è in rialzo del 2,0% dopo aver previsto che il settore delle costruzioni tornerà alla normalità nella seconda metà dell’anno, a condizione che non ci siano ulteriori lockdown per il coronavirus.

BHP BILLITON USCIRÀ DAL CARBONE

Peggio di tutti Londra (-0,83%). Frena Bhp Billiton (-2,5%) dopo aver riportato un calo del 4% degli utili per l’anno, mancando le stime degli analisti. Il colosso ha annunciato l’uscita dal carbone.

l titolo del produttore danese di gioielli Pandora crolla del 7,7% dopo che l’azienda ha riportato un lieve incremento del numero dei negozi chiusi ad agosto e riferito che il traffico nei punti vendita è “ben al di sotto” dei livelli pre-lockdown.

Il Btp chiude la seduta sulle posizioni dopo un leggero calo dei tassi – che si mantengono sui minimi da febbraio – nella prima parte della seduta. Lo spread sul Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 139 punti base, invariato da ieri. Il tasso del decennale è a 0,93%, con un minimo a 0,92%.

BANCO BPM +0,86%. CASTAGNA INSISTE SU TERZO POLO

A dare una scossa a Piazza Affari ci ha provato ieri Giuseppe Castagna. Il ceo di Banco Bpm (+0,86%) ha confermato la piena apertura a ipotesi di consolidamento che consentano di dare vita ad un terzo soggetto alternativo, per dimensione, a Unicredit (-0,31%) e a Intesa (-0,53%).

Da segnalare Popolare Sondrio (+2,84%): il fondo attivista Amber, azionista al 6% dell’istituto, ha presentato al Consiglio di Stato un atto di revoca dei termini sospensivi del processo di trasformazione in Spa della banca, al fine di velocizzare il processo di conversione.

ENEL SI RAFFORZA IN CILE

Tra le utilities perde colpi Hera (-2,35%). Da segnalare Enel (-0,26%), dopo che la società ha incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Americas fino al 65% del capitale sociale.

Si conferma tra i migliori Leonardo (+0,8%), affiancato da Atlantia (+1,1%); in fondo all’indice Diasorin (-2,7%). Balzi di Astaldi (+6,26%) e di Cir (+2,7%).

Ferrovie Nord Milano +8,3% in scia all’interesse per il 4 % della Milano Serravalle posseduto dalla Camera di Commercio di Milano per salire al 100%.

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