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Wall Street apre il 2012 con una partenza sprint e Milano fa il bis in Borsa

FIRSTonline

I listini di Wall Street sono usciti dai blocchi di partenza con uno scatto bruciante: Dow Jones +1,82%, S&P500 +2,01%, Nasdaq +1,92%, contribuendo ad un finale in rialzo anche a Piazza Affari: +1,24%, indice Ftse/Mib a quota 15.645. Il primo giorno di contrattazioni del 2012 per Wall Street è stato benedetto da nuovi dati macro positivi. L’indice Ism dell’attività manifatturiera è salito a 53,9 punti, contro i 52,7 del mese precedente. La soglia dei 50 punti indica se l’economia è in crescita o in recessione. Si tratta della maggiore crescita dell’indice negli ultimi sei mesi. La spese edilizia nel mese di novembre è balzata dell’1,2%, molto al di sopra dello 0,4% atteso e in forte miglioramento dal dato rivisto del mese precedente (-0,2%).

Lo spread Btp/Bund decennale sale a 502 pb, dai 501 di ieri per un rendimento del Btp al 6,92%. I titoli a 10 anni francesi vedono il rendimento salire di 4,8 punti base al 3,258%. Continuano a scendere i rendimenti dei titoli italiani a breve normalizzando la curva. Il titolo a tre mesi ora rende il 2%: a dicembre i rendimenti erano schizzati al 6%.

La pressione dei mercati si sposta in parte a Parigi (+0,72%) e a Madrid (+0,10%). Pesa sulle prossime aste francesi l’ombra della revisione al ribasso della tripla A da parte delle agenzie di rating, mentre in Spagna il ministro delle Finanze Luis de Guindos ha detto che il deficit pubblico potrebbe superare l’8% del Pil nel 2011 rispetto al target fissato al 6% dal precedente governo Zapatero.

L’euro è in recupero oltre quota 1,30 sul dollaro, il cambio è fissato a 1,303 da 1,2934 di ieri sera.

La Borsa americana ha impresso un marcia Toro al listino di Piazza Affari, prima distinto da un’elevata volatilità. Spicca il rialzo di Mps +3,95 % (dopo +3,5% lunedì), sull’onda delle anticipazioni de “La Stampa” sul piano industriale a suon di cessioni e cartolarizzazioni studiato per evitare l’aumento di capitale imposto dall’Eba. Unicredit -2,46% è al ribasso alla vigilia del cda dedicato ai dettagli dell’aumento di capitale. Intesa +0,30%, Banco Popolare +1,68 %, Ubi +2,55%, Bpm invariata (+0,03%).

Per il secondo giorno consecutivo i titoli della galassia Ligresti trascinano al rialzo il comparto assicurativo: Fondiaria Sai è in rialzo del 11,46% , Premafin è sospesa per eccesso di rialzo con un teorico +25% dopo che ieri ha chiuso a +42,8%. Salgono anche Generali +1,82% e Unipol +2,99%.

Tra gli industriali, Pirelli segna un rialzo dell’1,95%, mentre Finmeccanica +2,03%. Fiat +3,67% e Fiat Industrial +3,53%. Enel -0,68%, Eni +1,99%.

Si mette in luce il settore lusso grazie a Tod’s +4,73%, Salvatore Ferragamo +1,81% e Luxottica che sale dell’1,47%.

I buoni dati Usa spingono in alto le quotazioni delle materie prime: oro +2% a 1.596 dollari l’oncia, argento +3,6%, rame +2,3%, alluminio +1,4%. Prosegue anche la corsa del petrolio anche per i timori di una possibile interruzione dei rifornimenti di greggio per via delle tensioni con l’ Iran.

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Categories: Finanza e Mercati