Il colosso americano dei supermercati Wal-Mart ha visto crescere i propri utili netti del 5,7% a 1,09 dollari per azione nonostante una flessione dello 0,9% delle vendite anno su anno nei negozi aperti da almeno 12 mesi. Il fatturato complessivo è cresciuto del 5,4%. A rendere possibile il risultato positivo è stato l’andamento delle operazioni al di fuori dei confini statunitensi, i buoni risultati della catena all’ingrosso del gruppo Sam’s Club e il contenimento dei costi. La contrazione trimestrale del fatturato nei negozi a marchio Wal-Mart operatvi da almeno un anno, la nona consecutiva, è invece sintomatica del perdurare della crisi economica negli Stati Uniti. Il calo, spiegano dal quartier generale di Wal-Mart, è da imputarsi a clienti che scelgono retailer ancora più a buon mercato, mentre quelli rimasti fedeli al marchio in molti casi scelgono prodotti meno costosi e in confezioni più piccole. L’obiettivo del management del gruppo è di far segnare entro la fine dell’anno un incremento delle vendite anno su anno nei negozi aperti da almeno 12 mesi.