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Von der Leyen, elezione in bilico: oggi vota l’Europarlamento

Wikimedia Commons

È una giornata più difficile del previsto per Ursula von der Leyen, l’ex ministra tedesca designata dal Consiglio europeo alla presidenza della Commissione Ue. L’Europarlamento di Strasburgo si riunisce oggi in assemblea plenaria per approvare (o respingere) la sua nomina. La votazione si svolgerà fra le 18 e le 20.

VOTO IN BILICO

Von der Leyen ha bisogno di 374 voti (su 747) e per trovarli ha dovuto cercare alleati dove non avrebbe voluto. Secondo gli ultimi calcoli dovrebbe farcela, ma non è ancora detto. La candidata di Angela Merkel, forte dell’appoggio del blocco popolare, non è riuscita a convincere del tutto Socialisti e Liberali: per questo si è vista costretta a trattare con Identità e Democrazia, il gruppo di destra (ma anche estrema destra) in cui confluiscono partiti euroscettici e sovranisti come la Lega, il Front National francese o il tedesco Alternative für Deutschland.

CHI È URSULA VON DER LEYEN

Von der Leyen – il cui passato conta più di uno scandalo, compresa l’accusa di aver copiato la testi di dottorato – si è dovuta impegnare con il Carroccio a perseguire una serie di obiettivi sul fronte dell’immigrazione che il suo predecessore, Jean Claude Juncker, non è mai riuscito ad ottenere, come la riforma degli accordi di Dublino.

Non solo: la Presidente designata della Commissione, per estrazione decisamente più rigorista del lussemburghese uscente, ha dovuto anche dare garanzie sulla flessibilità nell’applicazione del Patto di stabilità e crescita. Una concessione che ha fatto storcere il naso ai rigoristi del Nord Europa.

LE INTENZIONI DEI PARTITI

Anche per questo, sia la Lega che il Movimento Cinque stelle sembrano orientati a votare in favore di Von der Leyen, ma la loro sintonia rischia di spaccare il fronte sovranista.

Con le lettere inviate a Socialisti e Liberali, invece, la politica tedesca ha provato a far breccia nella sensibilità delle due famiglie politiche facendo leva su un programma che tocca le corde di entrambi: dall’istituzione di un meccanismo europeo per riassicurare i disoccupati al monitoraggio sullo Stato di diritto, passando per l’obiettivo di ridurre a zero le emissioni nette entro il 2050. I Socialisti, in origine ostili a von der Leyen, potrebbero essere attratti anche dalla sua scelta discaricare il controverso braccio destro di Juncker Martin Selmayr.

IL DISCORSO DAVANTI AGLI EURODEPUTATI

Nel discorso pronunciato stamattina prima del voto, la ministra della Difesa tedesca della CDU, il partito di centrodestra di Angela Merkel, ha cercato di convincere gli eurodeputati a votare in suo favore trattando le tematiche più spinose degli ultimi mesi, dall’immigrazione, al salario minimo, passando per la flessibilità e l’ambiente.

IMMIGRAZIONE

“Il Mediterraneo è diventato una delle frontiere più letali al mondo, in mare c’è l’obbligo di salvare le vite“,ha affermato von der Leyen,  “L’Ue ha bisogno di frontiere umane – ha aggiunto -, dobbiamo salvare le vite, ma anche dobbiamo ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti“.

SALARIO MINIMO

“Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa. Perciò svilupperemo un quadro nel rispetto dei quadri di lavoro, l’opzione ottimale è avere contrattazioni collettive con i sindacati perché loro possono adeguare il salario minimo al settore e al comparto. So che ci sono modelli diversi ma dobbiamo creare un quadro generale”, ha detto la candidata prima del voto.

ACCORDO SULL’AMBIENTE

Presenterò un accordo verde per l’Europa nei primi cento giorni del mio mandato”, ha annunciato, sottolineando che  “Una delle sfide pressanti” per l’Ue “è mantenere il pianeta sano. È la più grande responsabilità e opportunità del nostro tempo”, ha sottolineato von der Leyen. “Voglio che l’Europa diventi il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050”, ha aggiunto la ministra tedesca, applaudita dall’emiciclo. “Per realizzare questo obiettivo – ha aggiunto – dobbiamo compiere passi coraggiosi insieme. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni” di Co2 “del 40% entro il 2030 non è sufficiente”, è necessario “andare oltre” puntando a una riduzione delle emissioni “del 50% se non 55%”.

RAFFORZARE L’EUROPA

“Per me solamente una cosa è importante, l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica“, ha detto Ursula von der Leyen.

Ultimo aggiornamento: ore 12.03 del 16 luglio  

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