“Abbiamo concordato uno stoccaggio congiunto. Ora siamo all’84%: stiamo superando il nostro obiettivo. Ma purtroppo non basterà, ci aspettano mesi difficili”. Ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel suo discorso sullo stato dell’Unione pronunciato al Parlamento europeo di Strasburgo, ricordando che la Commissione ha lavorato per diversificare l’approvvigionamento dalla Russia rivolgendosi ad altri fornitori “più affidabili”, come “Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri”. “L’anno scorso il gas russo rappresentava il 40% delle nostre importazioni di gas. Oggi è sceso al 9% di gas di gasdotto”. Nel suo discorso la numero uno della Commissione Ue ha parlato anche del debito e della riforma prevista per ottobre dopo aver presentato il piano Ue contro il caro energia che sarà discusso dal Consiglio Energia straordinario convocato per venerdì 30 settembre, a Bruxelles. Il pacchetto rispecchia il non paper che l’esecutivo Ue aveva presentato prima del Consiglio Energia del 9 settembre, con l’assenza del tetto al prezzo del gas, sul quale i Paesi membri sono ancora molto divisi.
Nel suo discorso, von der Leyen ha ribadito “l’incrollabile” solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Ucraina. “Fin dal primo giorno, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina. Con armi. Con fondi. Con l’ospitalità per i rifugiati. E con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto. Il settore finanziario della Russia è in crisi”. E ha aggiunto: “Voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere. Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza”.
Von der Leyen: “Più flessibilità nella riduzione del debito”
Idee chiare anche sul debito. “A ottobre presenteremo nuove idee per la nostra governance economica. Ma permettetemi di condividere con voi alcuni principi di base. Gli Stati membri dovrebbero avere maggiore flessibilità nei loro percorsi di riduzione del debito. Ma ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità nella realizzazione di ciò che abbiamo concordato”.
“Ci dovrebbero essere regole più semplici che tutti possano seguire. Per aprire lo spazio agli investimenti strategici e dare ai mercati finanziari la fiducia di cui hanno bisogno”, ha continuato von der Leyen. “Tracciamo ancora una volta un percorso comune. Con più libertà di investimento e un maggiore controllo sui progressi compiuti. Più titolarità da parte degli Stati membri e risultati migliori per i cittadini”, ha sottolineato ancora.”Riscopriamo lo spirito di Maastricht: stabilità e crescita possono solo andare di pari passo”.
Le misure Ue contro il caro energia
L’Unione europea avvierà una “riforma profonda e completa” del mercato dell’elettricità, ha proseguito la presidente della Commissione europea nel suo discorso a Strasburgo. “I consumatori dovrebbero raccogliere i benefici delle energie rinnovabili a basso costo”, ha detto la von der Leyen, “quindi dobbiamo disaccoppiare il predominio del prezzo del gas sul prezzo dell’elettricità”.
Via libera da Bruxelles anche alla tassa sugli extraprofitti e al taglio dei consumi elettrici durante le ore di picco: il 5% nelle ore di punta e il 10% complessivo nell’arco di un mese. I Ventisette avranno discrezionalità nel decidere quando e per quanto tempo durerà la finestra con i tagli.
“Gli Stati membri dell’Ue hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie vulnerabili. Ma sappiamo che non sarà sufficiente. Per questo motivo proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che stanno avendo extra-profitti”, chiamando in causa sia quelle che producono elettricità a basso costo sia l’industria del fossile. “La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire il colpo direttamente”.
Per quanto riguarda i prezzi del gas, von der Leyen ha affermato che bisogna continuare a lavorare per abbassare i prezzi: “Dobbiamo garantire la nostra sicurezza di approvvigionamento e, allo stesso tempo, assicurare la nostra competitività globale”. Inoltre, la Commissione sta per presentare “un pacchetto di aiuti per le Pmi che comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa (Befit)”, ha dichiarato la presidente annunciando anche la revisione della “direttiva sui ritardi di pagamento”. Il motivo? “Semplicemente non è giusto che 1 fallimento su 4 sia dovuto a fatture non pagate in tempo” aggiungendo che “per milioni di aziende familiari, questa sarà un’ancora di salvezza in acque agitate”.
“Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap”, ha concluso.
Von der Leyen: “Creeremo la banca europea dell’idrogeno”
“Oggi posso annunciare che creeremo una nuova Banca europea dell’idrogeno. Contribuirà a garantire l’acquisto di idrogeno, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l’innovazione. Potrà investire 3 miliardi di euro per aiutare a costruire il mercato futuro dell’idrogeno”. Così la presidente della Commissione europea ha ricordato che l’idrogeno può essere un punto di svolta per l’Europa: “Dobbiamo spostare la nostra economia dell’idrogeno dalla nicchia all’ampia scala per il 2030 di produrre dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Ue, ogni anno”.