Più tempo per riportare i capitali in Italia. L’Agenzia delle Entrate, tenendo conto “delle difficoltà che i contribuenti potrebbero incontrare nel reperire la documentazione e le informazioni relative ad annualità per le quali è scaduto il termine per l’accertamento”, ha concesso ulteriori 30 giorni per trasmettere la documentazione per la voluntary disclosure agli oltre 14mila soggetti che, a pochi giorni dalla scadenza del termine per l’adesione, prevista per il prossimo 30 settembre, hanno acconsentito all’operazione.
A coloro che necessiteranno di più tempo per reperire e inviare la documentazione, verranno dunque concessi 30 giorni in più, che saranno conteggiati al massimo a partire dal 30 settembre, ultimo giorno utile per iscriversi alla procedura. Gli imponibili, le imposte e le ritenute correlati alle attività dichiarate nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria per i quali è scaduto il termine per l’accertamento, devono essere evidenziati nella relazione e nella documentazione, per potersi considerare oggetto della procedura ai fini della causa di non punibilità.
La massiccia adesione e l’ulteriore proroga dovrebbero fruttare alle casse dello Stato, secondo le stime, almeno 5 miliardi di euro (al momento, stando alle iscrizioni attuali, sono già circa 3,2 miliardi): da questa somma dovrebbe venire una buona fetta di quei 27 miliardi che ieri il premier Matteo Renzi ha fissato come obiettivo per il disegno di legge di Stabilità che il governo presenterà al Parlamento entro metà ottobre. Un extragettito che avrà l’effetto, secondo i piani di Palazzo Chigi, di limare il deficit di quest’anno e di alleggerire la portata della spending review.