La voluntary disclosure è cara, ma per chi ha portato illegalmente soldi all’estero è anche l’ultima possibilità di far pace con il Fisco. La nuova legge stabilisce che l’evasore dovrà pagare tutte le tasse non versate ma avrà sconti su sanzioni e interessi, non incorrerà nelle pene previste per i reati fiscali compiuti e soprattutto non sarà perseguito per il nuovo reato di autoriciclaggio, che è stato introdotto nel provvedimento proprio con l’obiettivo di dare una spinta all’emersione. Il pagamento da parte dell’autore delle violazioni dovrà avvenire in unica soluzione o in tre rate mensili e la procedura potrà essere attivata entro il 30 settembre 2015 su violazioni commesse fino al 30 settembre scorso.
Fatto salvo che le imposte evase andranno pagate per intero, ad oggi le sanzioni amministrative vanno dal 3% al 15% delle somme non dichiarate per i Paesi white list e dal 6% al 30% per i Paesi black list. Con la voluntary disclosure, invece, le sanzioni saranno ridotte “in misura pari alla metà del minimo edittale”, ovvero l’1,5% e 3%, rispettivamente la metà del 3% e del 6% (si tratta di una delle ragioni per cui l’accordo con la Svizzera è così importante, dal momento che consente a Berna di passare dalla black alla white list).
Lo sconto sarà possibile nel caso in cui le attività vengano trasferite in Italia o in Stati che consentono un effettivo scambio di informazioni con il nostro Paese, oppure se il contribuente autorizzerà l’intermediario estero a trasmettere tutte le informazioni. Se non si verificherà almeno una di queste due condizioni, la sanzione sarà pari al minimo edittale ridotto di ¼, ovvero il 2,25% per le attività non dichiarate detenute in Stati white list e il 4,5% per quelle negli Stati black list. In caso di definizione agevolata delle sanzioni (ex art. 16, comma 3, D.Lgs. n. 472/1997) vi è un ulteriore abbattimento a un terzo del minimo.
Quanto alle sanzioni in caso di omessa o infedele dichiarazione dell’imposta sui redditi e relative addizionali, imposte sostitutive, Irap e Iva, sono ridotte di ¼ del minimo della misura prevista dalla legge. In nessun caso, dunque, il conto finale sarà leggero, ma non approfittare della voluntary disclosure significherà perdere l’ultima occasione di regolarizzare la propria posizione senza correre il rischio di sanzioni amministrative e penali molto più pesanti.