Lo scandalo emissioni continua a farsi sentire sulle immatricolazioni di Volkswagen. A giugno le vendite del gruppo tedesco in Usa sono scese per l’ottavo mese di fila; la contrazione e’ stata del 21,77% rispetto allo stesso mese dello scorso anno raggiungendo le 23.809 unita’. Il dato e’ peggiore del -17,20% di maggio, del -9,65% registrato ad aprile, quando c’era stato un leggero miglioramento dopo il -10,36% visto lo scorso marzo, il -13,18% registrato lo scorso febbraio e il -14,57% visto a gennaio. Il dato e’ decisamente peggiore anche del -9,11% messo a segno nel dicembre 2015, quando c’era stato un rallentamento della caduta delle immatricolazioni dopo il crollo del 24,7% visto a novembre. La performance si confronta con un rialzo delle vendite lo scorso ottobre dello 0,24%.
A settembre, quando il dato ancora non aveva riflesso l’effetto dello scandalo esploso a meta’ di quel mese, c’era stato un rialzo dello 0,6%. Volkswagen of America, la controllata americana del gruppo tedesco, si e’ limitata a sottolineare per l’ennesima volta i risultati della vettura Tiguan, che ha messo a segno il migliore giugno di sempre con consegne per 3.066 vetture (+17,7% sul giugno 2015). “Tiguan continua a mantenere un passo solido e porta traffico nei concessionari mettendo a segno il migliore giugno in assoluto”, ha detto in una nota Mark McNabb, direttore operativo di Volkswagen of America, la controllata Usa del gruppo tedesco. “Siamo anche contenti di vedere la forte performance della GTI, con il suo migliore giugno di sempre”. La vettura della famiglia Golf ha visto il mese scorso 2.032 immatricolazioni (+11,6%). La Golf ha registrato vendite in calo del 48,1% a 1.021 unita’ mentre la Golf R ha visto un +49% a 286 pezzi.