La crisi dell’auto continua ed è ben visibile nei conti di Volkswagen (+0,87% a Francoforte) che nel terzo trimestre del 2024 ha visto crollare utili e risultato operativo a causa del forte calo delle vendite in Cina (-10%) e dell’altrettanto forte aumento dei costi operativi. Il tutto a pochi giorni di distanza dall’annuncio della chiusura di tre stabilimenti in Germania con relativi tagli al personale.
La trimestrale di Volkswagen
Nel terzo trimestre del 2024, la principale casa automobilistica europea ha registrato un utile netto di 1,58 miliardi di euro, in calo del 63,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente “appesantito dai costi elevati e dalle minori vendite in Cina”.
Il fatturato del gruppo è diminuito dello 0,5% a 78,85 miliardi di euro, mantenendosi però sopra le previsioni degli analisti che si aspettavano 76 miliardi di ricavi. A picco il risultato operativo, sceso del 42% a 2,86 miliardi di euro, in linea con la stima media di Lseg di 2,80 miliardi di euro, mentre il margine corrispondente si è attestato al 3,6%. Tuttavia, il mercato si aspettava un margine operativo del 4,2%. A incidere sono soprattutto la performance debole dei marchi di punta tra cui Volkswagen, Škoda, Seat-Cupra e Volkswagen veicoli commerciali.
“Sappiamo ancora costruire grandi macchine, ma i costi sono ben lontani dall’essere competitivi”, ha detto il direttore finanziario del gruppo Volkswagen, Arno Antlitz, durante la presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2024.
Passando ai nove mesi, nel periodo le vendite in Cina sono crollate del 10%, con la quota di mercato della società che nel 2023 è scesa al 14,2% dal 19,3% del 2020, zavorrata dalla concorrenza dei produttori asiatici, Byd in testa, e dal calo delle vendite dei veicoli diesel e benzina. Per quanto riguarda le auto elettriche, nei primi nove mesi del 2024, Volkswagen ha consegnato 507mila unità, pari a un -5% anno su anno e a una quota sull’intera produzione (6,5 milioni) dell’8%, una percentuale Molto lontana da quel 20-25% necessario nel 2025 per rispettare i limiti di emissioni imposti da Bruxelles (in caso contrario ci sarebbero pesanti sanzioni).
Confermate le stime (tagliate in precedenza)
Volkswagen ha confermato le sue previsioni di profitto, che erano state abbassate più volte quest’anno, sulla scia delle rivali Bmw e Mercedes-Benz, e le sue previsioni di margine. Di conseguenza, la società continua a prevedere un utile operativo di circa 18 miliardi di euro per il 2024, che corrisponderebbe a un margine di circa il 5,6%. “Questo evidenzia l’urgente necessità di significative riduzioni dei costi in tutti i marchi del gruppo e aumenti di efficienza”, ha affermato il direttore finanziario Arno Antlitz nella nota, in riferimento al radicale piano di risparmi che il sindacato ha reso pubblico lunedì e che prevede la chiusura di 3 fabbriche in Germania, per la prima volta in 87 anni di storia, decine di migliaia di licenziamenti e tagli agli stipendi del 10%. Oggi dovrebbe iniziare un secondo round di negoziati tra Volkswagen e il potente sindacato tedesco IG Metall, dopo che il capo del consiglio di fabbrica ha minacciato di interrompere i colloqui e di far partire scioperi.