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Voli cancellati o in ritardo: come e quando chiedere rimborsi e risarcimenti, chi ne ha diritto

Pixabay

Continua il caos negli aeroporti europei. Ogni giorno, sono decine i voli cancellati e ancora di più quelli che subiscono pesanti ritardi. Secondo Il Sole 24 Ore, tra luglio e agosto sarebbero circa 140mila i voli a rischio a causa della mancanza di personale che affligge le principali compagnie aeree continentali, prime tra tutte quelle che fanno base nel Regno Unito. Dopo due anni e mezzo di pandemia, il traffico sta finalmente tornando ai livelli pre-Covid, ma all’appello manca il 35% degli addetti ai lavori. A peggiorare la situazione contribuiscono poi i contagi, che spesso costringono il personale a restare a casa, acuendo un’emergenza che non accenna a placarsi.

A fare le spese di questa situazione sono soprattutto i passeggeri, costretti a subire forti disagi a perdere soldi e giorni di meritate vacanze. 

Voli cancellati e in ritardo: le regole in Europa

Cosa fare se la compagnia aerea cancella il volo o se quest’ultimo subisce un ritardo di ore? In questi casi bisogna fare riferimento al Regolamento Ue 261 del 2004 che regola la politica su cancellazioni e ritardi. In base a quanto previsto, se il viaggio viene annullato il passeggero ha diritto ad essere riprogettato su un altro volo o può chiedere il rimborso del biglietto. Non solo, se la cancellazione avviene meno di due settimane prima del decollo si può anche chiedere un risarcimento. 

Ma vediamo, nei dettagli, cosa prevede la normativa in caso di cancellazioni o ritardi.

Voli in ritardo: quando si ha diritto al rimborso?

In caso di ritardi si ha diritto al rimborso quando: 

  • il volo ritarda di due o più ore sulle tratte aeree fino a 1.500 km;
  • il volo ritarda di tre o più ore per le tratte intercomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
  • il volo ritarda di quattro o più ore per le altre tratte aeree.

In questi casi il passeggero ha diritto anche a pasti e bevande commisurati al tempo di attesa o sistemazione in albergo qualora sia necessaria. 

Voli cancellati: rimborsi, risarcimenti e riprogrammazioni

Come detto, secondo il Regolamento Ue 261, se un volo viene cancellato, i passeggeri possono scegliere tra il rimborso, un volo alternativo o uno di ritorno. Si ha inoltre diritto all’assistenza in aeroporto. 

Se la cancellazione avviene a meno di due settimane di distanza dal decollo si ha diritto anche a un risarcimento ma con alcune eccezioni. Non si può richiedere l’indennizzo, ad esempio, se il passeggero viene informato della cancellazione nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della partenza e la compagnia offre un volo alternativo con decollo non più di due ore prima dell’orario di partenza previsto e atterraggio non più di quattro ore dopo l’orario di arrivo previsto. Niente risarcimento nemmeno nel caso in cui il passeggero viene informato meno di 7 giorni prima dell’orario di partenza previsto e la compagnia offre un volo alternativo con decollo non più di un’ora prima dell’orario di partenza noto e atterraggio non più di due ore dopo l’orario di arrivo previsto. La compagnia aerea non è tenuta a erogare l’indennizzo anche in caso di “circostanze eccezionali”, come calamità naturali o scioperi non direttamente collegati alla compagnia. 

Escludendo questi casi, in quelli previsti, l’ammontare del risarcimento può essere pari a:  

  • 250 euro per le tratte fino ai 1500 chilometri;
  •  400 euro per le tratte intercomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le altre tratte comprese tra i 1500 e i 3000 chilometri; 
  • 600 euro per le tratte aeree superiori ai 3000 chilometri.

Come richiedere rimborsi e risarcimenti per voli cancellati o in ritardo?

Per chiedere rimborsi e risarcimenti bisogna per i voli cancellati o in ritardo bisogna per prima cosa conservare il biglietto o la prenotazione effettuata e l’eventuale carta d’imbarco. Se il passeggero ha sostenuto spese relative a pasti, bevande e hotel nel tempo di attesa occorre conservare anche scontrini e ricevute. 

A quel punto sarà necessario seguire la procedura presente sul sito delle diverse compagnie aeree. Ryanair, per esempio, consente di chiedere il rimborso accedendo all’account MyRyanair. Con Ita, invece, sarà sufficiente compilare un modulo presente sul sito o contattare il contact center a pagamento. 

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