L’attesa sta per finire. Domani Mario Draghi annuncerà le misure espansive con cui la Bce intende contrastare la discesa dell’inflazione e la frenata dell’economia, confermata ieri dal rallentamento della ripresa italiana. Venerdì i dati sull’occupazione americana forniranno l’ultimo tassello prima della decisione sui tassi Usa. “E’ di vitale importanza – ha sostenuto ieri il membro della Fed Charles Evans – che in occasione del primo rialzo venga comunicato il programma dei successivi aumenti, graduali e scaglionati nel tempo”.
AUTO E FINANZA SPINGONO WALL STREET
Wall Street, intanto, si è muove in rialzo: Dow Jones +0,95%, S&P 5000 +1,07%, Nasdaq +0,93%. In grande evidenza il settore finanziario, che già prezza la prospettiva di un aumento dei tassi sui prestiti: JP Morgan +1,4%, Goldman Sachs +1,6%, Morgan Stanley +2,2% (la Banca d’investimento intende ridurre del 25% il numero dei dipendenti che operano nella divisione Reddito fisso).
Bene l’automotive, sull’onda dei buoni dati delle vendite di novembre: Ford +1,6%. Il Wall Street Journal rivela che Yahoo! intende mettere in vendita le sue attività internet oltre alla quota in Alibaba.
ZUCKERBERG, NEO PAPA’, DA’ IL 99% DI FACEBOOK IN BENEFICENZA
Ma la notizia bomba arriva dal neo papà Mark Zuckerberg, 31 anni, in omaggio alla nascita della figlia Max: il fondatore di Facebook e sua moglie Chan, 30 anni, hanno deciso di donare il 99% della loro quota nel social network (valore attuale 45 miliardi di dollari) alla Chan Zuckerberg Initiative, una società che si occuperà di “istruzione, cura delle malattie, connessione digitale e creazione di forti comunità”. Mark Zuckerberg manterrà comunque la maggioranza dei diritti di voto “nel futuro prevedibile”.
RECUPERA L’EURO, IN VISTA AVVIO TORO PER L’EUROPA
Meno pirotecnica la seduta asiatica, in attesa delle mosse delle banche centrali. Debole Tokyo (-0,2%), meglio intonati i listini cinesi. Hong Kong guadagna lo 0,4%. Frena il dollaro dopo i dati deludenti dell’attività manifatturiera Usa: l’euro tratta stamane a 1,0600 contro la valuta Usa.
E’ prevista una partenza al rialzo per i listini europei. I futures segnalano Londra +21 punti a 6.417; Parigi +8 pb a 4.922; Francoforte -24 pb a 11.285. In mattinata uscirà il dato sull’inflazione europea.
MILANO -0,6%. IL PIL ITALIANO SALIRA’ DELLO 0,8%
Chiusura negativa ieri delle Borse europee, che terminano la seduta in ribasso dopo il deludente dato americano. A Milano l’indice FtseMib è sceso dello 0,6%, mentre le Borse di Parigi e Francoforte hanno perso lo 0,8% e l’1%. Dati poco brillanti anche per il Pil italiano, con il premier Matteo Renzi che ha ammesso che la crescita 2015 potrebbe fermarsi a +0,8%, al di sotto del +0,9% indicato dal governo nelle ultime previsioni.
In lieve calo anche i prezzi dei Btp. Intanto lo Schatz tedesco a due anni tocca il minimo storico a -0,422. Lo spread risale a 96 punti.
L’AUTO ACCELERA: +23,7% LE VENDITE. FCA +28%
Giornata di flessione per Fiat Chrysler (-1,4%) in attesa dei dati delle vendite comunicati a Borsa chiusa. A novembre la ripresa ha acquistato velocità: +23,7% il mercato, addirittura +28% il gruppo guidato da Sergio Marchionne, in crescita anche in Usa (+3%, da inizio anno +7%). Il 2015, secondo Promotor, dovrebbe chiudersi con circa 1,57 milioni di vendite di auto, 210mila veicoli in più dello scorso anno, e dovrebbe continuare la fase positiva fino al 2018.
Il dato del 2015 “è un risultato ancora lontano dai livelli ante-crisi (-37%), ma decisamente migliore del dato del 2014 quando le immatricolazioni furono 1.359.767”, continua la nota del Centro Studi Promotor. Brembo termina la seduta in guadagno dell’1,8%, a 44,29 euro, dopo aver toccato a quota 44,96 euro il nuovo record storico. Dal primo gennaio ad oggi il titolo ha accumulato un guadagno del 62% e ha ottime probabilità di portare a termine il quarto anno consecutivo positivo.
FRENA TENARIS, FANALINO DI CDA DEL FTSE MIB
In forte ribasso Tenaris (-3%), ieri peggior blue chip di giornata. Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 12,5 euro dai precedenti 11,90 euro, confermando però il rating Neutral. Deboli anche gli altri petroliferi: Eni -1,1%, Saipem -0,7%. Il Brent perde lo 0,4% a 44,4 dollari al barile.
MEDIOBANCA SPINGE BPER, MEDIOLANUM FA PACE CON IL FISCO
Fra le banche brilla Banca Pop.Emilia (+2,5%), miglior blue chip di ieri. Mediobanca ha deciso di inserire il titolo (outperform target price 8,50 euro) nel portafoglio Long raccomandato insieme a Cerved e a Mediaset. I tre titoli prendono il posto di Beni Stabili, Banco Popolare e Hera.
Intesa è scesa dello 0,2%, MontePaschi -0,2%, Unicredit -0,5%. Generali ha ceduto lo 0,6%. Mediolanum +0,45 percento: “Siamo molto soddisfatti, abbiamo definitivamente chiuso una vicenda che si trascinava da anni. Ora ci manca solo il riconoscimento del credito d’imposta da parte dell’Agenzia delle Entrate irlandese: se arriverà prima della chiusura del bilancio, a fronte degli accantonamenti già fatti, recupereremo 10,3 milioni sull’esercizio 2015”. Così Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum, ha commentato la chiusura del contenzioso fiscale con l’Agenzia delle Entrate legato al transfer price praticato nei rapporti con la controllata irlandese.
TELECOM, PER NOMURA RESTA REDUCE
Telecom Italia perde l’1,9%. Gli analisti di Nomura hanno confermato il giudizio Reduce sul titolo ritoccando leggermente il target price portato a 1,02 euro da 0,99. Il target delle risparmio è passato a 0,92 euro da 0,89 euro. Ieri pomeriggio si è appreso che Assogestioni ha chiesto a Vivendi maggiori delucidazioni sui suoi obiettivi per Telecom Italia, di cui è azionista di riferimento, in particolare se intende mantenere il controllo, anche in vista di un’integrazione tra i due gruppi.
LUSSO E AUTOGRILL, CONTINUA LA RIPRESA
Nuovi rialzi per i titoli del lusso, anche se con guadagni nettamente ridimensionati rispetto alla mattina: Ferragamo +1%, Moncler +1,5%. Da segnalare i guadagni di Autogrill (+1,9%) e Campari (+0,6%). Giornata positiva, infine, anche per Astaldi (+3,6%), Banca Ifis (+3,5%), Cementir (+2,7%) e l’Espresso (+2,6%).