Il pil degli Usa del terzo trimestre ha accelerato al 4,1%. Si tratta della terza ed ultima stima che rivede al rialzo quella precedente del 3,6%. Viene così sostenuta anche da questi dati la scelta della Fed di avviare la riduzione degli stimoli all’economia, per quanto nella sua versione mini di dieci miliardi al mese, dopo una serie di dati economici positivi che prospettano un’economia in grado di sostenersi anche senza le iniezioni di liquidità della Fed. Wall Street ha aperto in rialzo e ha rafforzato l’andamento dei listini europei. Milano chiude in progresso dello 0,6%, Francoforte dello 0,69%, Parigi dello 0,40% e Londra dello 0,33%. La Borsa di Atene ha chiuso invece in ribasso -2,74%.
Lo spread Btp-bund è in rialzo a 225 punti base, In Italia l’Istta non ha diffuso dati positivi per il commercio al dettaglio: nei primi dieci mesi il calo è del 2,2% con ribassi anche per l’alimentare (-1,3%). Il 2012 si era chiuso a -1,7% sul fronte delle vendite. La brutta notizia è che calano anche le esportazioni fuori dai confini europei -5,1% rispetto a ottobre e del 6,7% su base annua. Anche l’import risulta in discesa (-3,9% il congiunturale e -12,3% il tendenziale). La bilancia commerciale con i Paesi extra Ue si conferma positiva e in miglioramento nel confronto annuo, con un surplus a novembre di 2,4 miliardi.
Il cambio euro dollaro viaggia a 1,3678 (+0,12%), il petrolio Wti è stabile a 99,06 dollari al barile, l’oro rimbalza dopo il crollo di ieri e riprende lo 0,76% a 1.202 dollari l’oncia. A Wall Street vola BlackBerry +16% nonostante maxi perdite trimestrali per 4,4 miliardi di dollari. Piace l’accordo strategico quinquennale con la cinese Foxconn Technology Group (la stessa che collabora con Apple) per lo sviluppo congiunto e per la produzione di smartphone per l’Indonesia e altri mercati in rapida crescita.
A Piazza Affari gli occhi sono sull’assemblea di Telecom Italia +0,43%. In cima al Ftse Mib Mps sulla scia della transazione con Deutsche Bank sull’operazione Santorini: +4,95% tra forti scambi. Positive anche le altre banche seppur a distranza: Bpm +1,95% alla vigilia dello scontro per il vertice in assemblea, Intesa +1,83%, Unicredit +0,38%, Ubi Banca +0,54%. In rosso invece Banco popolare –1,58%, In evidenza anche Wdf +4,56% che continua a beneficiare del report con cui Goldman Sachs ha avviato la copertura del titolo, inserendolo nella conviction buy list. Cnh Industyrial +4,43%, Diasorin +3,19% e Finmeccanica +2,84%.