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Vodafone spinge sulla nuova rete, Milano regina 5G

Wikimedia Commons PGBS

Vodafone si avvicina a grandi passi al 5G, lo standard mobile superveloce per il quale pagherà 2,4 miliardi allo Stato – come Tim – per le frequenze da poco aggiudicate con l’asta miliardaria, conclusasi il 3 ottobre, che ha battuto ogni pronostico di incassi per lo Stato. E ha lanciato la nuova rete che ha chiamato Giga Network 4.5G, a  velocità superiore a 1 Gigabit al secondo per ora solo a Roma e Milano. Il “normale” 4.5G, invece, fino a 1 Gigabit/secondo è già disponibile il 17 città mentre la copertura 4G raggiunge il 98,1% della popolazione in oltre 7.182 Comuni. Guardando al fisso, invece, le città dove sono disponibili i servizi in fibra sono oltre 1.600, di cui 12 coperte con fibra fino a 1 Gigabit al secondo attraverso l’accordo con Open Fiber.

La sintesi di questi dati è che Vodafone si vuole caratterizzare come l’operatore numero uno in Italia per qualità di voce e dati mobili. Anche questa è una sfida aperta con Tim che proprio lo scorso fine settimana ha acceso a Torino la sua prima antenna 5G, la nuova era della telefonia “dove tutto è superveloce” ha titolato La Stampa. Se il capoluogo piemontese ha scelto Tim per sperimentare la nuova tecnologia, a Milano regna Vodafone che già in luglio aveva realizzato la sua connessione 5G, prima in Italia e, sempre a Milano, ha presentato pochi giorni fa la sua offerta controcorrente – in un periodo di guerra sui prezzi e promozioni low cost – da 40 euro con Giga, minuti e messaggi illimitati, mille minuti di chiamate internazionali e 5 Giga di roaming extra Ue abbinata alla nuova rete più veloce. Il tutto con l’intento dichiarato di fare di Milano “la capitale europea del 5G, grazie anche a 40 progetti IoT e AI che abbiamo lanciato con 38 partner pubblici e privati”, ha detto Fabrizio Rocchio, direttore Technology di Vodafone Italia. La copertura di Milano in 5G arriverà all’80% dell’area metropolitana entro fine anno e sarà completata nel 2019.

Finora, grazie agli investimenti realizzati in questi anni, la società ha conquistato dei riconoscimenti  che la pongono in testa alla classifica per qualità della rete mobile (in base alle analisi comparative di P3 Communications, Open Signal e nPerf), una posizione che le vale a cascata la maggior quota di mercato (36,7%) in testa al segmento business in Italia come certifica l‘ultimo rapporto trimestrale dell’Agcom.

L’altro terreno su cui si misura la qualità è quello dell’assistenza ai clienti. Mentre all’estero, in particolare negli Usa, si comincia a ragionare anche su call center a pagamento o sull’introduzione di nuovi servizi dedicati come il  “concierge” – per i piani tariffari più alti – quasi si fosse in un grande albergo. In pratica, servizi low cost per operatori low cost e servizi premium per piani tariffari premium. Ma su questo punto la partita è ancora aperta ed è presto per dire come si regoleranno in futuro gli operatori.

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Categories: Economia e Imprese