Vodafone Italia e i sindacati hanno siglato un accordo che prevede un contratto di espansione per i contact center. L’intesa, spiega il gruppo in una nota, è basata “sulla rigenerazione delle competenze, nuove assunzioni in ruoli ad alto contenuto di innovazione, il premio di risultato e la possibilità di accedere a prepensionamenti volontari”.
L’accordo “mette le persone al centro della trasformazione tecnologica investendo nella loro formazione – commenta Ilaria Dalla Riva, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Vodafone Italia – Fornire alle persone gli strumenti per rispondere con efficacia alle sfide del futuro, significa investire nella capacità dell’organizzazione di adattarsi al cambiamento e quindi nella sua sostenibilità complessiva”.
Il contratto di espansione è destinato alle 1.870 persone dei contact center, che affronteranno un piano intensivo di riqualificazione delle competenze per un totale di un milione di ore di formazione. A parità di retribuzione, è prevista una riduzione oraria del 25% del tempo di lavoro che sarà dedicata a rafforzare le competenze nella gestione della relazione con il cliente e a svilupparne per nuovi ruoli indispensabili a supportare le strategie aziendali.
I programmi di formazione e riqualificazione, certificati da Luiss Business School, avranno una durata di 18 mesi a partire da settembre 2021 e prevedono anche il rilascio di Open Badge che attestano le competenze acquisite e il livello di conoscenza della lingua inglese.
Nell’ambito dell’accordo siglato sono state inoltre previste almeno 100 nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato entro marzo 2023 nelle aree aziendali che riguardano le funzioni tecnologiche, commerciali e di staff.
È stato inoltre stabilito un premio di risultato con validità triennale e di valore crescente di anno in anno, collegato a programmi per il miglioramento della qualità e della competitività aziendale.
L’accordo prevede anche la possibilità di accedere al prepensionamento, che consente ai lavoratori che maturino il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata entro i cinque anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro di percepire un importo corrispondente al trattamento di pensione che spetterebbe loro.